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PD: Menosso, in sanità niente risparmi e servizi scadenti

02.09.2010
17:36
(ACON) Trieste, 02 set - COM/AB - E' da giorni ormai che il consigliere regionale del Pdl Massimo Blasoni, sulle pagine di un quotidiano locale, esalta gli straordinari risultati della gestione della sanità del centro destra. Ebbene, mi sia permesso smentirlo.

A prendere posizione è Annamaria Menosso, consigliere regionale del PD.

Come evidenziato dalla Corte dei conti, organo sopra le parti, l'insieme delle riforme del centro destra si sono rivelate fallimentari, perché non hanno prodotto risparmi e perché hanno determinato un abbassamento della qualità dell'intero servizio.

I provvedimenti, adottati in maniera confusa, non organica e disomogenea, che più hanno fatto danno sono: la cancellazione dell'Agenzia regionale della sanità, l'accentramento in una sola persona e in una sola struttura di tutto il governo del sistema (il superdirettore risponde direttamente a Tondo), la cancellazione del Centro dei servizi condivisi (il centro unico per gli acquisti delle aziende sanitarie che aveva ottenuto ottimi risultati), l'aver zittito di fatto la voce dei Comuni sulla sanità (le istanze dei cittadini vengono raccolte dai sindaci), l'aver favorito il privato rispetto al pubblico in alcune prestazioni sanitarie (a spese dei cittadini, alla fine dei conti), il taglio della spesa sanitaria che mette a rischio la qualità delle prestazioni (si ricordi il famigerato blocco del turn-over e quindi l'impossibilità di sostituire il personale che va in pensione).

Il nostro Servizio sanitario regionale, nonostante l'opera di malgoverno del centro destra, fa registrare ancora risultati positivi a livello aggregato e questo è merito della gestione precedente di Intesa Democratica e delle buone riforme adottate negli anni novanta, ma qualche crepa si comincia a vedere. Le denunce dei sindacati sono infatti fondate, specialmente per quanto attiene all'assistenza infermieristica e alla carenza di posti letto in alcuni reparti. Ma soprattutto manca una progettualità fondata su basi oggettive e scientifiche che possa garantire, anche in questo momento di ristrettezze economiche, la qualità delle prestazioni cui i cittadini del Friuli Venezia Giulia hanno diritto e sono abituati.