PD: Menosso, in sanità niente risparmi e servizi scadenti
(ACON) Trieste, 02 set - COM/AB - E' da giorni ormai che il
consigliere regionale del Pdl Massimo Blasoni, sulle pagine di un
quotidiano locale, esalta gli straordinari risultati della
gestione della sanità del centro destra. Ebbene, mi sia permesso
smentirlo.
A prendere posizione è Annamaria Menosso, consigliere regionale
del PD.
Come evidenziato dalla Corte dei conti, organo sopra le parti,
l'insieme delle riforme del centro destra si sono rivelate
fallimentari, perché non hanno prodotto risparmi e perché hanno
determinato un abbassamento della qualità dell'intero servizio.
I provvedimenti, adottati in maniera confusa, non organica e
disomogenea, che più hanno fatto danno sono: la cancellazione
dell'Agenzia regionale della sanità, l'accentramento in una sola
persona e in una sola struttura di tutto il governo del sistema
(il superdirettore risponde direttamente a Tondo), la
cancellazione del Centro dei servizi condivisi (il centro unico
per gli acquisti delle aziende sanitarie che aveva ottenuto
ottimi risultati), l'aver zittito di fatto la voce dei Comuni
sulla sanità (le istanze dei cittadini vengono raccolte dai
sindaci), l'aver favorito il privato rispetto al pubblico in
alcune prestazioni sanitarie (a spese dei cittadini, alla fine
dei conti), il taglio della spesa sanitaria che mette a rischio
la qualità delle prestazioni (si ricordi il famigerato blocco del
turn-over e quindi l'impossibilità di sostituire il personale che
va in pensione).
Il nostro Servizio sanitario regionale, nonostante l'opera di
malgoverno del centro destra, fa registrare ancora risultati
positivi a livello aggregato e questo è merito della gestione
precedente di Intesa Democratica e delle buone riforme adottate
negli anni novanta, ma qualche crepa si comincia a vedere. Le
denunce dei sindacati sono infatti fondate, specialmente per
quanto attiene all'assistenza infermieristica e alla carenza di
posti letto in alcuni reparti. Ma soprattutto manca una
progettualità fondata su basi oggettive e scientifiche che possa
garantire, anche in questo momento di ristrettezze economiche, la
qualità delle prestazioni cui i cittadini del Friuli Venezia
Giulia hanno diritto e sono abituati.