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PD: Gabrovec, trivellazioni senza autorizzazione sul Carso

08.09.2010
11:36
(ACON) Trieste, 08 set - COM/AB - Chi risponde per le trivellazioni e altre forme di occupazione di suolo privato eseguite senza le previste autorizzazioni sul Carso triestino, per giunta su suolo che rientra nelle aree della rete Natura 2000? Qual è esattamente il ruolo della Regione nella fase di coordinamento degli interventi relativi alla stesura della nuova variante del tracciato del CorridoioV ? Si stanno rispettando tutte le norme a tutela dei legittimi diritti dei proprietari privati che prevedono procedure di consenso e relativi indennizzi economici?

Questi sono i quesiti posti dal consigliere regionale del PD-Slovenska skupnost (Unione slovena) Igor Gabrovec in un'interrogazione rivolta al presidente Tondo a seguito dei fatti accaduti nei giorni scorsi nei pressi dell'abitato di Santa Croce-Kriz in provincia di Trieste, su un territorio che dal punto di vista amministrativo è diviso tra i comuni di Duino-Aurisina/Devin-Nabrezina, Sgonico/Zgonik e Trieste.

I rappresentanti della Jus-Comunella di Kriz-Santa Croce hanno infatti denunciato una vera e propria occupazione abusiva seguita da lavori di trivellazione su diversi terreni di loro proprietà da parte di una ditta di Genova. Gli abitanti locali hanno infatti notato un insolito movimento di grossi macchinari che, per arrivare alle destinazioni prefissate, hanno in più casi significativamente danneggiato la vegetazione. Il fatto è tanto più inspiegabile se si pensa che le zone interessate dagli interventi rientrano nelle aree protette Natura 2000, per le quali sono in vigore particolari misure di tutela che portano all'obbligo di altrettanto particolari percorsi autorizzativi.

Oltre a ciò, si apprende dalla stampa che gli amministratori pubblici locali non sono stati informati sulla natura e le modalità dei lavori di scavo, come confermato dalla stessa amministrazione comunale di Sgonico-Zgonik.

La stesura di un minimo progetto preliminare relativo al tracciato del Corridoio che dovrebbe attraversare la provincia di Trieste - continua il consigliere - ha evidentemente creato una corsa contro il tempo che sembrerebbe non tener conto di quelli che sono i diritti e i doveri di chi mette piede su suoli privati e per di più tutelati da apposite norme.

Il fatto che la protesta dei proprietari ignari e la perplessità espressa dagli amministratori locali abbia portato momentaneamente alla sospensione delle trivellazioni non fa che rafforzare i dubbi sulla regolarità dei lavori.

Gabrovec conclude chiedendo se l'Amministrazione regionale abbia provveduto o ritenga eventualmente di provvedere in extremis a informare e coinvolgere nel progetto le amministrazioni pubbliche locali e la popolazione interessata.