PD: Gabrovec, trivellazioni senza autorizzazione sul Carso
(ACON) Trieste, 08 set - COM/AB - Chi risponde per le
trivellazioni e altre forme di occupazione di suolo privato
eseguite senza le previste autorizzazioni sul Carso triestino,
per giunta su suolo che rientra nelle aree della rete Natura
2000? Qual è esattamente il ruolo della Regione nella fase di
coordinamento degli interventi relativi alla stesura della nuova
variante del tracciato del CorridoioV ? Si stanno rispettando
tutte le norme a tutela dei legittimi diritti dei proprietari
privati che prevedono procedure di consenso e relativi indennizzi
economici?
Questi sono i quesiti posti dal consigliere regionale del
PD-Slovenska skupnost (Unione slovena) Igor Gabrovec in
un'interrogazione rivolta al presidente Tondo a seguito dei fatti
accaduti nei giorni scorsi nei pressi dell'abitato di Santa
Croce-Kriz in provincia di Trieste, su un territorio che dal
punto di vista amministrativo è diviso tra i comuni di
Duino-Aurisina/Devin-Nabrezina, Sgonico/Zgonik e Trieste.
I rappresentanti della Jus-Comunella di Kriz-Santa Croce hanno
infatti denunciato una vera e propria occupazione abusiva seguita
da lavori di trivellazione su diversi terreni di loro proprietà
da parte di una ditta di Genova. Gli abitanti locali hanno
infatti notato un insolito movimento di grossi macchinari che,
per arrivare alle destinazioni prefissate, hanno in più casi
significativamente danneggiato la vegetazione. Il fatto è tanto
più inspiegabile se si pensa che le zone interessate dagli
interventi rientrano nelle aree protette Natura 2000, per le
quali sono in vigore particolari misure di tutela che portano
all'obbligo di altrettanto particolari percorsi autorizzativi.
Oltre a ciò, si apprende dalla stampa che gli amministratori
pubblici locali non sono stati informati sulla natura e le
modalità dei lavori di scavo, come confermato dalla stessa
amministrazione comunale di Sgonico-Zgonik.
La stesura di un minimo progetto preliminare relativo al
tracciato del Corridoio che dovrebbe attraversare la provincia di
Trieste - continua il consigliere - ha evidentemente creato una
corsa contro il tempo che sembrerebbe non tener conto di quelli
che sono i diritti e i doveri di chi mette piede su suoli privati
e per di più tutelati da apposite norme.
Il fatto che la protesta dei proprietari ignari e la perplessità
espressa dagli amministratori locali abbia portato
momentaneamente alla sospensione delle trivellazioni non fa che
rafforzare i dubbi sulla regolarità dei lavori.
Gabrovec conclude chiedendo se l'Amministrazione regionale abbia
provveduto o ritenga eventualmente di provvedere in extremis a
informare e coinvolgere nel progetto le amministrazioni pubbliche
locali e la popolazione interessata.