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LN-Pdl: emendamento per favorire accesso mutui prima casa

08.09.2010
17:21
(ACON) Trieste, 08 set - COM/AB - Da una parte ci sono le banche, che non concedono mutui a chi ha un reddito troppo basso. Dall'altra la Regione, che eroga contributi per il mutuo per la prima casa solo a quei nuclei familiari il cui indicatore ISEE non superi i 29mila euro. In mezzo ci sono le risorse che rischiano di restare inutilizzate, perché la gamma di beneficiari potenziali è schiacciata tra i vincoli regionali e le indicazioni bancarie. Per aprire i rubinetti del credito, Lega Nord e Pdl proporranno di cambiare il regolamento dell'edilizia agevolata inserendo un emendamento nel testo della legge sulla manutenzione che verrà discussa nella seduta di Consiglio di fine mese.

Il provvedimento, suggerito dal Carroccio e condiviso dal Pdl, punta ad "allargare la finestra dei fruitori del contributo, e pensiamo soprattutto alle coppie giovani, che intendono comprare casa e si trovano tra il martello della banca e l'incudine della Regione - spiegano Danilo Narduzzi e Daniele Galasso, capigruppo di LN e Pdl. Oggi le banche consentono di accendere un mutuo solo a chi possiede requisiti giudicati sufficientemente solidi, e dispone quindi di entrate di una certa rilevanza.

"Come Regione, ci siamo posti l'obiettivo di sostenere i giovani, ma il limite dei 29mila euro ISEE si è rivelato troppo penalizzante: una coppia composta da due giovani, per esempio, supera spesso questa soglia, e rende impossibile l'accesso al contributo".

Narduzzi e Galasso ritengono che "portando il limite da 29mila a 50mila euro, vedremo aumentare il numero di giovani che potranno avvalersi del contributo regionale per l'acquisto della prima casa. Questo sarà un vero incentivo per i giovani, spesso costretti a soluzioni provvisorie o raffazzonate perché impossibilitati a comprare casa".