LN-Pdl: emendamento per favorire accesso mutui prima casa
(ACON) Trieste, 08 set - COM/AB - Da una parte ci sono le
banche, che non concedono mutui a chi ha un reddito troppo basso.
Dall'altra la Regione, che eroga contributi per il mutuo per la
prima casa solo a quei nuclei familiari il cui indicatore ISEE
non superi i 29mila euro. In mezzo ci sono le risorse che
rischiano di restare inutilizzate, perché la gamma di beneficiari
potenziali è schiacciata tra i vincoli regionali e le indicazioni
bancarie. Per aprire i rubinetti del credito, Lega Nord e Pdl
proporranno di cambiare il regolamento dell'edilizia agevolata
inserendo un emendamento nel testo della legge sulla manutenzione
che verrà discussa nella seduta di Consiglio di fine mese.
Il provvedimento, suggerito dal Carroccio e condiviso dal Pdl,
punta ad "allargare la finestra dei fruitori del contributo, e
pensiamo soprattutto alle coppie giovani, che intendono comprare
casa e si trovano tra il martello della banca e l'incudine della
Regione - spiegano Danilo Narduzzi e Daniele Galasso, capigruppo
di LN e Pdl. Oggi le banche consentono di accendere un mutuo
solo a chi possiede requisiti giudicati sufficientemente solidi,
e dispone quindi di entrate di una certa rilevanza.
"Come Regione, ci siamo posti l'obiettivo di sostenere i giovani,
ma il limite dei 29mila euro ISEE si è rivelato troppo
penalizzante: una coppia composta da due giovani, per esempio,
supera spesso questa soglia, e rende impossibile l'accesso al
contributo".
Narduzzi e Galasso ritengono che "portando il limite da 29mila a
50mila euro, vedremo aumentare il numero di giovani che potranno
avvalersi del contributo regionale per l'acquisto della prima
casa. Questo sarà un vero incentivo per i giovani, spesso
costretti a soluzioni provvisorie o raffazzonate perché
impossibilitati a comprare casa".