PD: Brussa, un emendamento in favore dei tabaccai
(ACON) Trieste, 09 set - COM/AB - È stato presentato oggi, per
la discussione e l'approvazione in IV Commissione consiliare sul
disegno di legge di manutenzione dell'ordinamento regionale, un
emendamento del gruppo del Partito Democratico, primo firmatario
il consigliere Franco Brussa, relativo agli interventi a sostegno
dei tabaccai.
Si tratta - come spiega Brussa - di una norma utile e necessaria
per evitare lo stillicidio di chiusure che sono avvenute in
questi ultimi due anni, in particolare nelle aree di confine
della regione, anche a seguito dell'entrata della Slovenia
nell'Unione europea.
Come ha più volte ribadito la Federazione italiana dei tabaccai -
ricorda l'esponente PD - la vendita del tabacco, causa il
notevole minor prezzo applicato in Slovenia, ha segnato, negli
ultimi tre anni, una perdita di circa il 40 per cento. Ciò ha
inciso, non solo sul minor guadagno per questa categoria, ma
anche sulle entrate nelle casse della Regione, essendo il prezzo
del singolo pacchetto di sigarette gravato da tasse per circa il
75% del costo.
La proposta del PD - sottolinea Brussa - riguarda più fattispecie
di interventi, che vanno da quelli economici per compensare la
cessazione di attività, a contributi per la creazione di nuove
imprese, alla promozione di azioni di ricerca di nuova
occupazione e di reinserimento professionale, alla creazione di
borse di studio per la frequenza di corsi di qualificazione.
Significativo poi - a giudizio dell'esponente PD - anche
l'intervento rivolto a dotare i titolare esercenti le rivendite
di generi di monopolio di strumenti informatici atti a favorire i
cittadini nel pagamento di tutta una serie di servizi e
prestazioni.
Si tratta - spiega Brussa - di favorire l'ampliamento di tale
attività che fa parte del progetto Reti Amiche, per facilitare
l'accesso dei cittadini ai servizi della Pubblica amministrazione
e di ridurre i tempi delle procedure burocratiche.
L'auspicio - conclude Brussa - è che dopo tanti rinvii finalmente
questa norma divenga legge e sia la risposta concreta della
Regione a una categoria di lavoratori che più di altri ha
risentito delle conseguenze economiche dell'allargamento
dell'Unione europea.