News


LN: Narduzzi, proposta di legge contro costruzione minareti

10.09.2010
12:57
(ACON) Trieste, 10 set - COM/AB - Sì ai campanili, no ai minareti. La campagna d'autunno del gruppo consiliare regionale della Lega Nord si apre nel segno della croce (cristiana). E riparte in una data simbolica per l'occidente: 11 settembre, nove anni dopo l'attacco terroristico di Manhattan.

L'intendimento è arrestare "la progressiva erosione della nostra identità culturale da parte di chi proclama l'obiettivo di islamizzare l'Europa", e il Carroccio intende presentare una proposta di legge per "impedire che lo svilimento delle nostre radici si materializzi nei nostri Comuni con la presenza tangibile di edifici e costruzioni in palese contrasto con la nostra storia, come moschee e minareti".

La Lega ricorda il precedente del referendum indetto dalla Svizzera, che ha portato a una presa di posizione perentoria da parte dei cittadini (il 57,5% della popolazione contraria ai minareti). Si appella a quelle radici cristiane che rischiamo di sacrificare sull'altare della libertà di culto. Stigmatizza "la sceneggiata di Gheddafi, che ha trasformato una visita di Stato in siparietto umiliante". Rimarca il caso di Sakineh, la donna iraniana condannata (?) alla lapidazione. E, da ultimo, punta l'attenzione sul caso di Monfalcone, divenuta per due giorni la capitale dell'Islam del Friuli Venezia Giulia.

Il capogruppo Danilo Narduzzi premette che "puntiamo a inserire un articolo specifico nel codice dell'edilizia" e spiega: "Colpisce lo stato d'animo tra l'assuefazione e la rassegnazione con cui ormai le istituzioni assistono a uno stillicidio di provocazioni senza colpo ferire. Noi ci preoccupiamo di non urtare la sensibilità altrui, mentre i musulmani mortificano la nostra storia e la nostra cultura. È il momento di lanciare un segnale forte".

"Faccio notare - aggiunge il capogruppo del Carroccio - che il modello di riferimento in questa circostanza arriva dalla Svizzera, che nell'immaginario collettivo è sempre considerata la sede della civiltà, del rispetto e della democrazia. Il fatto che uno Stato storicamente diplomatico abbia ritenuto opportuno indire un referendum simile deve quantomeno indurci a riflettere e dovrebbe allontanare le prevedibili farneticazioni di qualche benpensante".

Secondo Narduzzi "se continuiamo a cedere, lo scenario tratteggiato da Gheddafi di un'Europa musulmana presto acquisterà concretezza. La nostra proposta di legge, sottoscritta da tutto il gruppo, si impone di arginare il dilagante avanzamento islamico, e punta a inserire requisiti urbanistici tali da impedire la realizzazione dei minareti. In questa fase delicata, dobbiamo scuotere le coscienze, non mandarle in letargo".

Narduzzi chiarisce che "questa regione deve mettersi in discussione, visto l'alto numero di musulmani presenti soprattutto in alcuni centri. A Monfalcone in questi giorni il palazzetto dello sport si è riconvertito a Moschea, sappiamo quanto forti sono le spinte di certi gruppi islamici per costruire vere Moschee nelle nostre città".

La decisione di redigere un documento sul tema è giunta al termine di un nuovo confronto tra tutti i membri del gruppo consiliare regionale - oltre a Narduzzi, Razzini, De Mattia, Franz, Piccin e Picco - che si sono trovati concordi sulla necessità di "non rinunciare alla nostra dignità".