PD: Lupieri, Fondo gravissimi, più beneficiari ma non basta
(ACON) Trieste, 15 set - COM/DT - Il regolamento di attuazione
del Fondo per il sostegno a domicilio di persone in situazioni di
bisogno assistenziale a elevatissima intensità ha fatto un
ulteriore passo avanti con il parere favorevole del CAL
(Consiglio delle Autonomie locali) e con l'inclusione del
beneficio per i casi di cerebrolesioni in età perinatale: così
sarà data risposta a 258 famiglie con adulti e bambini che si
trovano in queste condizioni (in una prima fase il regolamento
riguardava 80 famiglie). A darne l'annuncio, il consigliere
regionale del PD Sergio Lupieri che comunque totalmente
soddisfatto non è.
"Non bastano nemmeno 258 famiglie, annota. Bisogna fare di più e
bisogna farlo presto, perché sono almeno 700 le famiglie
coinvolte e perché i bisogni di queste persone non possono
attendere.
"Attualmente i livelli essenziali di assistenza sanitaria coprono
solamente una minima parte delle esigenze vissute quotidianamente
da queste famiglie, e all'elevatissimo carico di sofferenza si
aggiungono quindi le rilevanti spese che sono costrette a
sopportare.
"Bisogna quindi - sottolinea Lupieri - che il regolamento di
attuazione del Fondo includa tutti i gravi disabili che vengono
trattati a domicilio e che necessitano di un'assistenza
integrata, continua, 24 ore su 24, e di elevatissima intensità.
Non bisogna escludere nessuna famiglia dai benefici del
regolamento perché in un sistema sociale avanzato deve competere
al servizio sociosanitario regionale assicurare l'accompagnamento
permanente ad assistiti e familiari, così da alleviare almeno
parzialmente l'inevitabile carico di dolore e gli oneri
finanziari che ne conseguono".
Ma Lupieri stigmatizza anche il mancato passaggio del regolamento
in III Commissione, afferma, vi sarebbe stata l'occasione per un
opportuno approfondimento finalizzato soprattutto all'estensione
dei beneficiari.
"Certamente il parere del CAL e della Consulta regionale delle
associazioni dei disabili rappresenta un momento qualificante
però - conclude il consigliere - l'assenza della politica e di un
dibattito in Commissione rendono il regolamento incompleto e
senza risposte alle tante famiglie che ne rimangono escluse".