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PD: Lupieri, Fondo gravissimi, più beneficiari ma non basta

15.09.2010
17:30
(ACON) Trieste, 15 set - COM/DT - Il regolamento di attuazione del Fondo per il sostegno a domicilio di persone in situazioni di bisogno assistenziale a elevatissima intensità ha fatto un ulteriore passo avanti con il parere favorevole del CAL (Consiglio delle Autonomie locali) e con l'inclusione del beneficio per i casi di cerebrolesioni in età perinatale: così sarà data risposta a 258 famiglie con adulti e bambini che si trovano in queste condizioni (in una prima fase il regolamento riguardava 80 famiglie). A darne l'annuncio, il consigliere regionale del PD Sergio Lupieri che comunque totalmente soddisfatto non è.

"Non bastano nemmeno 258 famiglie, annota. Bisogna fare di più e bisogna farlo presto, perché sono almeno 700 le famiglie coinvolte e perché i bisogni di queste persone non possono attendere.

"Attualmente i livelli essenziali di assistenza sanitaria coprono solamente una minima parte delle esigenze vissute quotidianamente da queste famiglie, e all'elevatissimo carico di sofferenza si aggiungono quindi le rilevanti spese che sono costrette a sopportare.

"Bisogna quindi - sottolinea Lupieri - che il regolamento di attuazione del Fondo includa tutti i gravi disabili che vengono trattati a domicilio e che necessitano di un'assistenza integrata, continua, 24 ore su 24, e di elevatissima intensità. Non bisogna escludere nessuna famiglia dai benefici del regolamento perché in un sistema sociale avanzato deve competere al servizio sociosanitario regionale assicurare l'accompagnamento permanente ad assistiti e familiari, così da alleviare almeno parzialmente l'inevitabile carico di dolore e gli oneri finanziari che ne conseguono".

Ma Lupieri stigmatizza anche il mancato passaggio del regolamento in III Commissione, afferma, vi sarebbe stata l'occasione per un opportuno approfondimento finalizzato soprattutto all'estensione dei beneficiari.

"Certamente il parere del CAL e della Consulta regionale delle associazioni dei disabili rappresenta un momento qualificante però - conclude il consigliere - l'assenza della politica e di un dibattito in Commissione rendono il regolamento incompleto e senza risposte alle tante famiglie che ne rimangono escluse".