Giuliani nel mondo: vicepresidente Consiglio Salvador (1)
(ACON) Trieste, 16 set - DT/ET - "Siate i benvenuti in questo
palazzo dell'Assemblea regionale del Friuli Venezia Giulia che ha
l'onore di ospitare voi, i dirigenti dell'Associazione e gli
altri esponenti del vostro sodalizio, oltre alla mostra
sull'emigrazione giuliana dal significativo titolo: Con le nostre
radici nel nuovo millennio".
Il vicepresidente del Consiglio regionale, Maurizio Salvador, ha
così accolto l'Associazione Giuliani nel mondo, che celebra il
suo quarantesimo anno di ininterrotta attività in tutti e cinque
i continenti.
"Da parte mia - ha detto il vicepresidente - sono onorato di
salutare ciascuno di voi che rappresentate i Circoli giuliani nel
mondo e tramite voi, tutti i vostri associati. Siete i migliori
ambasciatori del Friuli Venezia Giulia nel mondo e una preziosa
risorsa culturale, sociale e anche economica.
"I vostri oltre sessanta circoli sparsi nei cinque continenti,
che raggruppano emigranti triestini, goriziani, bisiachi,
istriani, fiumani e dalmati sono, assieme alle associazioni delle
altre nostre province, le ambasciate del Friuli Venezia Giulia in
tante città del mondo e antenne sensibili della nostra vocazione
all'internazionalizzazione. Questo, naturalmente in
collaborazione e con il sostegno delle autorità diplomatiche dei
luoghi in cui vivete, che rappresentano tutta l'Italia".
Secondo Salvador dunque, l'Italia intera dovrebbe prestare
attenzione all'associazione, perché anche attraverso realtà
simili si può far crescere il made in Italy, il turismo e
soprattutto il prestigio dell'Italia all'estero.
"Purtroppo - ha lamentato il vicepresidente - i tagli alla spesa,
inevitabili a causa della crisi ma che andavano fatti in modo
diverso, stanno riducendo di molto le risorse statali a favore
degli italiani nel mondo e questo rappresenta un grave problema
per il futuro delle associazioni che operano nel settore
dell'emigrazione, nonché per il mantenimento dei servizi a favore
degli emigranti".
Il vicepresidente ha poi ricordato le prossime celebrazioni per i
150 anni dell'unità nazionale. "Questa dovrà essere un'occasione
per poter parlare ai vecchi e ai nuovi italiani, a coloro che
sono nati sul territorio nazionale da genitori non italiani e a
chi, essendo nato in Italia, ha dovuto lasciare per scelta o per
necessità il proprio Paese d'origine. Solo rivolgendoci ai vecchi
e ai nuovi italiani potremo - ha detto Salvador - finalmente
ritrovare il senso della nostra storia e delle nostre radici.
"Poiché da Paese di emigrazione siamo diventati in maniera
rapidissima anche un Paese di immigrazione, ritengo utile che si
recuperi la nostra matrice di emigranti e, a partire da questa,
riflettere in maniera ragionata su una nuova politica basata
sulla cittadinanza.
"La vostra emigrazione, Giuliani nel mondo, non è stata una
scelta, è stata forzata dagli eventi bellici e da drammatiche
scelte internazionali legate a dolorosi fatti storici del
passato, che si evincono attraverso numerose e tragiche
rappresentazioni fotografiche contenute nella vostra mostra.
"Lasciare la propria terra, i propri cari e i defunti, i beni
materiali e immateriali, rappresenta sempre un motivo di
sofferenza fisica e morale, soprattutto quando non si intravede
un futuro certo e quando vi è la triste prospettiva di non
poterci fare ritorno per lungo tempo o forse addirittura per
sempre.
"Per quanti hanno sofferto l'esodo forzato dall'Istria e dalla
Dalmazia e dal Fiumano la situazione è stata ancora più
drammatica, perché coloro che hanno dovuto abbandonare tali terre
italiane, si sono trovati in breve a essere stranieri in patria e
subito dopo stranieri nei Paesi d'emigrazione. Questa doppia
mortificazione ha rappresentato certamente una condizione di
grande disagio che avete però saputo sopportare con dignità e con
voglia di riscatto morale.
"Nel mondo avete poi saputo affermarvi in vari settori, divenendo
imprenditori, politici, uomini di cultura, artisti e anche
semplici lavoratori, certamente saldi e onesti, forti delle
proprie radici, legati alle tradizioni, alla propria fede
cristiana e soprattutto alla propria memoria.
"Di tutto questo vi diciamo grazie, ve lo dice il Consiglio
regionale del Friuli Venezia Giulia e attraverso esso, l'intera
popolazione della nostra Regione democraticamente rappresentata
da questa Istituzione.
"Mantenete saldo il vostro legame con le terre d'origine,
mantenetelo attraverso le vostre associazioni, che rappresentano
l'unico strumento valido e mai superato, anche in tempi di
informatizzazione, per garantire continuità nel conservare
intensi rapporti con la Patria d'origine.
"Per tutti questi motivi mi complimento ancora una volta per i
traguardi raggiunti e auguro un futuro ancora più intenso e
foriero d'importanti risultati", ha concluso il proprio
intervento il vicepresidente Salvador.
(foto-immagini tv)
(segue)