Pdl: Santin, contro la delocalizzazione non serve demagogia
(ACON) Trieste, 16 set - COM/ET - "Per evitare che le aziende
delocalizzino le proprie attività servono fatti concreti non
demagogia ideologica".
Ad affermarlo, il consigliere regionale del Pdl Paolo Santin che,
in riferimento all'odierna riunione della II Commissione, è
intervenuto in merito alla proposta di legge presentata dai
consiglieri di Sinistra Arcobaleno Igor Kocijancic e Roberto
Antonaz.
"L'attuale Amministrazione di centrodestra guidata dal presidente
Tondo - ha rilevato Santin - ha sempre dimostrato con i fatti che
la delocalizzazione delle imprese può essere arginata. Basti
pensare alle azioni attuate per recuperare i tributi Inps da
fuori regione, o la priorità di finanziamenti del Frie (Fondo di
rotazione per le iniziative economiche) per le imprese che
decidono di trasferire la sede fiscale in regione e per quelle
che mantengono gli investimenti fatti sul nostro territorio per
almeno sette anni.
"Certo ancora molto può essere fatto, ma non, come propone
Sinistra Arcobaleno, togliendo i fondi regionali alle aziende che
delocalizzano, bensì creando le condizioni affinché la nostra
regione risulti più attrattiva tramite la realizzazione di nuove
infrastrutture e collegamenti, come peraltro sta facendo la
giunta Tondo con la terza corsia dell'A4 o il Corridoio V.
"Come ha dichiarato anche il presidente di Confindustria di Udine
Adriano Luci, negli ultimi mesi la situazione della
delocalizzazione sta iniziando a migliorare, come dimostra il
fatto che molte imprese che hanno spostato l'attività all'estero
hanno deciso di rientrare nella nostra regione, perché i
lavoratori friulani garantiscono una manodopera migliore.
"Le nostre imprese dovranno puntare sempre di più sulla qualità
dei prodotti - ha concluso Santin - è quindi importante per loro
poter operare nella competitività del sistema e non taglieggiarle
o penalizzarle, come indicato nella proposta di legge".