PD: Menis, risparmi in sanità sono fallimento programmazione
(ACON) Trieste, 17 set - COM/DT - All'indomani della
pubblicazione del bilancio consolidato del servizio sanitario
regionale, la notizia del risparmio di oltre 11 milioni di euro
non soddisfa Paolo Menis.
"Ci sono settori - fa notare il consigliere regionale del Partito
Democratico - dove portare utili alla fine dell'anno costituisce
l'evidenza di un fallimento della politica di programmazione,
indice di una progettualità inadeguata e non certo di un segnale
di risparmio. Anche perché quelle risorse sono e restano del
comparto sanitario, all'interno del quale verranno ridistribuite.
"Il punto è che non ci si doveva trovare in questa situazione,
perché i fondi dovevano essere spesi prima e meglio - aggiunge. I
cittadini, soprattutto quelli che usufruiscono degli ospedali di
rete, non hanno certo dimenticato l'urgenza di una serie
d'interventi (primo tra tutti l'adeguamento tecnologico e le
difficoltà del personale) segnalate dalle tante strutture del
territorio.
"Se l'attuale conformazione della sanità non è soddisfacente -
sottolinea Menis - e il risparmio consegue all'incapacità di
spendere o di erogare certe prestazioni, allora le risorse
andavano impiegate prima e meglio per tamponare le situazioni
critiche investendo sui servizi; qualora invece un esito così
positivo dei conti sia da attribuire alla capacità gestionale
delle varie realtà del territorio, in questo caso è necessario
ripensare alcune proposte di riassetto del sistema che vedrebbero
penalizzate proprio queste ultime.
"L'unica realtà di cui è possibile valutare il bilancio -
conclude il consigliere del PD - è l'Agenzia regionale della
sanità, che ha fatto registrare un attivo di quasi un milione e
900 mila euro. Un ente per cui, evidentemente, efficienza ed
efficacia non sono stati motivi sufficienti a garantirne la
sopravvivenza, sintomo che sono altri i criteri cui è affidato il
governo della sanità".