News


Pens:Ferone,Tondo intervenga a Roma contro finestre pensioni

21.09.2010
13:43
(ACON) Trieste, 21 set - COM/ET - Il consigliere regionale del Partito Pensionati Luigi Ferone ha inviato al presidente Tondo una nota per chiedere che la Regione si faccia interprete, presso il Governo centrale, del senso di diffusa ingiustizia che la riproposizione, in chiave peggiorativa, delle finestre per poter godere del diritto alla pensione ha creato fra chi avrà maturato il diritto alla pensione dal prossimo 1° gennaio.

"Le finestre per le varie tipologie di pensioni rappresentano una vera e propria vergogna per il nostro Paese, perché non sono nient'altro che un'assurda penalizzazione per chi ha lavorato per decenni e maturato il diritto al trattamento di quiescenza, ma a causa delle finestre non può goderne ed è costretto a o continuare a lavorare o ad attendere, senza pensione e stipendio".

Ferone spiega che si tratta di un'istituzione che trova trasversalmente d'accordo destra e sinistra. "Le finestre - dice il consigliere - furono introdotte dal governo Prodi nel 2007 (legge 247 art.1, comma 5), ma sono state riprese anche dal governo Berlusconi che ha peggiorato notevolmente questa già penalizzante situazione.

"Nella manovra finanziaria di questa estate (legge 122/2010 - GU 30.07.2010) è previsto che al 1° gennaio 2011, per i lavoratori dipendenti che maturano il diritto alla pensione, la finestra sarà di un anno, mentre per i lavoratori autonomi sarà di un anno e mezzo. Questa pesantissima penalizzazione - continua l'esponente dei Pensionati - vale anche per coloro che hanno maturato 40anni di lavoro, che è il massimo contributivo.

"Dal 1° gennaio 2011 chi matura il diritto alla pensione dovrà quindi aspettare un anno o un anno e mezzo, e potrà scegliere se attendere il momento di effettivo godimento di pensione, rimanendo senza pensione e senza stipendio, oppure continuare a lavorare, pagare i contributi comunque, ma ricevere la pensione soltanto in relazione ai 40anni di servizio, quindi i contributi versati ai fini pensionistici dal lavoratore, ed eventualmente dall'azienda, per il periodo eccedente i 40anni, vanno in fumo, senza che il lavoratore ne tragga alcun beneficio e questo è - sostiene Ferone - semplicemente scandaloso e assurdamente punitivo".

Il consigliere regionale chiede dunque a Tondo di farsi interprete, presso il Governo centrale, del diffuso senso di ingiustizia che questa situazione crea fra i tanti lavoratori che si accingono ad andare in pensione dal 1° gennaio 2011.