PD: Menis, risonanza a San Daniele, per ora solo promesse
(ACON) Trieste, 21 set - COM/ET - Quando alle parole si
sostituiranno i fatti?
È questa la domanda che pone il consigliere regionale del PD
Paolo Menis, riferendosi alla risonanza magnetica per l'ospedale
di San Daniele (UD).
"Ogni altro dubbio circa l'utilità di tale tecnologia è stato
fugato da tempo, sia sotto il profilo sanitario che economico",
specifica l'esponente dell'opposizione, già sindaco di San
Daniele, che sottolinea come la risonanza sia una strumentazione
fondamentale per garantire il futuro di un ospedale di rete e
concorra a preservare le prospettive lavorative dei
professionisti che vi lavorano.
"Il bilancio della sanità è in attivo - evidenzia Menis - e molte
aziende sanitarie, tra cui quella della città collinare, hanno
cospicui avanzi di gestione. Allora perché non investire subito
in tali strumentazioni?"
Il consigliere spiega che periodicamente sollecita l'assessore
competente con il preciso obiettivo di mantenere alta
l'attenzione sul problema e giungere a una rapida soluzione. "In
tutta risposta - dice l'esponente del PD - ricevo però solo
promesse, e con me tutti i cittadini.
Menis ricorda gli annunci fatti da esponenti della maggioranza -
Massimo Blasoni e Paolo Ciani del Pdl - che garantivano che la
risonanza magnetica sarebbe stata compresa nel Piano
sociosanitario, o evidenziavano come i fondi ci fossero e
avrebbero consentito di acquistare anche altri macchinari, con
un'autorizzazione della Giunta regionale che sarebbe dovuta
arrivare a stretto giro.
"Parole di speranza quelle dei rappresentanti del centro-destra,
presto però sostituite dai fatti che ci hanno riportato alla
realtà, purtroppo ben diversa da quella annunciata sui
quotidiani. Il PSSR approvato dalla maggioranza - la stessa che
pochi mesi prima rilasciava le dichiarazioni sopracitate -
infatti, non ha traccia di questa tecnologia e la presunta
autorizzazione annunciata come imminente è pura fantasia.
"Lo ha confermato in Aula lo stesso Kosic rispondendo a una mia
interrogazione contenente la precisa e circostanziata richiesta
di conoscere gli estremi dell'atto autorizzativo. L'assessore ha
ammesso che tale atto non era mai esistito e ha sottolineato che
"l'emergenza è di carattere sociale, ma non sanitario. Ci
prendiamo ancora qualche mese". Ciò accadeva esattamente un anno
fa.
"Qualche mese fa poi, nel corso di un Consiglio comunale
straordinario aperto al pubblico, convocato proprio per fare
chiarezza su questa lunga sequenza di promesse senza esito, il
consigliere Paolo Ciani - ribadendo per l'ennesima volta di
fronte ai cittadini il suo impegno sul tema - ha annunciato di
aver depositato un ordine del giorno per portare la risonanza a
San Daniele entro l'estate. Passata l'estate non si è visto
niente.
"Se questo è l'atteggiamento che la maggioranza regionale intende
continuare ad adottare verso un problema di tale importanza,
allora c'è davvero di che preoccuparsi".