VI Comm: illustrato ddl attività e organismi culturali
(ACON) Trieste, 23 set - RC - Aggiornamento e accorpamento
delle norme in materia di attività culturali e di organismi,
pubblici e privati, operanti nei settori della cultura e
dell'istruzione: lo fa il disegno di legge n. 98 presentato
dall'assessore regionale Roberto Molinaro alla VI Commissione
consiliare, presidente Piero Camber (Pdl).
Più precisamente, si amplifica e si specifica il ruolo delle
Province rispetto alla Regione in materia di attività culturali;
si alleggeriscono i procedimenti di gestione delle risorse. A
questi due principi generali sono ispirate, rispettivamente, le
disposizioni del Capo I e del Capo II del provvedimento.
Ecco che alle Province (articolo 1) spetta tutta la
programmazione dell'offerta culturale e di spettacolo, alla
Regione (art. 2) compete il sostegno a programmi di attività
pluriennale realizzati da istituzioni ed enti di particolare
rilevanza, nonché il sostengo a progetti specifici di iniziative
culturali di scala almeno regionale cui si attribuisce
particolare significato soprattutto per lo sviluppo della
cooperazione e degli scambi internazionali.
La previsione che la partecipazione finanziaria regionale sia
comunque riferita unicamente a programmi di particolare impegno e
di durata triennale (art. 3) e a progetti di ampia portata (art.
4) pone le premesse per una più forte concentrazione dell'azione
della Regione, che potrà sempre più essere rivolta al sostegno
degli organismi dotati di una propria rilevante offerta
culturale, contrastando la frammentazione delle iniziative e la
dispersione delle risorse. Gli organismi con i quali la Regione
imposta un rapporto diretto entrano a far parte di un Albo di
enti riconosciuti (art. 5).
Il Capo II adegua, riducendo la portata burocratica, leggi-quadro
introdotte nella scorsa legislatura per lo spettacolo dal vivo e
il cinema (rispettivamente legge regionale 5/2008 e LR 21/2006).
Tra le novità (art. 6), è soppresso il Comitato scientifico della
cultura dello spettacolo, il cui ruolo di supporto alle scelte
della Giunta non si giustifica in presenza di una struttura
tecnica già appositamente prevista: l'Osservatorio della cultura
e dello spettacolo concepito, secondo l'intesa nazionale definita
dalla Conferenza delle Regioni, come struttura di rete collegata
alle altre analoghe strutture operanti a livello regionale e
nazionale. Ma anche (art. 7) ridimensionamento dei compiti e del
numero dei componenti della Commissione consultiva per il cinema.
Nel Capo III, è previsto che contestualmente all'applicazione dal
2011 delle nuove procedure di intervento inserite nel Capo I, le
norme interamente sostituite dagli articoli 2 e 4 del presente
provvedimento siano definitivamente abrogate.
Il Titolo II ha per oggetto l'aggiornamento di due strumenti
legislativi di carattere speciale, riguardanti rispettivamente
l'Ente regionale costituito per la gestione del compendio di
Villa Manin di Passariano (Azienda speciale Villa Manin) e il
Consorzio per la scuola mosaicisti del Friuli di Spilimbergo.
Nel primo caso (art. 11), si fa riferimento alla LR 32/2002,
istitutiva dell'Azienda, il cui modello resta nelle linee
portanti, ma è profondamente ridimensionato negli organi di
amministrazione e gestione: l'amministratore unico riassume in sé
le funzioni di responsabile della gestione tecnica e
amministrativa e viene affiancato, per le funzioni di indirizzo
culturale e programmazione generale dell'attività dell'Azienda,
da tre esperti di conservazione e amministrazione di beni del
patrimonio culturale (Consiglio di indirizzo).
L'articolo 12 modifica la LR 15/1988 che regola le condizioni di
sostegno della Regione all'attività del Consorzio per la scuola
mosaicisti di Spilimbergo: si prevede la partecipazione di enti
pubblici diversi dagli enti locali fondatori nonché di enti
privati, ferme restando le condizioni che assicurano agli enti
locali il controllo della maggioranza delle quote di
partecipazione. Con una disposizione transitoria, è altresì
previsto che la Convenzione costitutiva sia adeguata, entro sei
mesi, alla nuova configurazione che si vuole conferire
all'organismo consortile. Infine, la Regione sostiene la
creazione del marchio di qualità dei prodotti della Scuola e
iniziative di valorizzazione da essa sviluppate in collaborazione
con altre istituzioni scolastiche di educazione artistica.
Il 9 luglio 2009 - ha precisato Molinaro - l'Aula aveva
stralciato un emendamento legato al disegno di legge sulle
variazioni di bilancio e che trattava il riconoscimento degli
organi culturali di interesse regionale. Si tratta di un testo
ormai superato dal disegno di legge oggi in esame.
(immagini tv)