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VI Comm: illustrati due pdl su patrimonio fotografico

23.09.2010
15:50
(ACON) Trieste, 23 set - DT - Si è pensato al cinema e alle biblioteche, quindi la Regione ha istituito la Fondazione Aquileia e, a Villa Manin, l'Istituto per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia. A questo punto resta fuori un importante segmento dell'offerta culturale: la fotografia. Ed è proprio a questo mezzo di espressione che si rivolgono due proposte di legge, la prima presentata dal gruppo della LN e la seconda dai Cittadini, che hanno in comune il riconoscimento del CRAF (Centro di ricerca e archiviazione delle fotografia, 150 mila tra positivi e negativi dall'Istria al Friuli) di Spilimbergo (in provincia di Pordenone) quale centro di riferimento regionale per le attività di ricerca, studio, raccolta, catalogazione, archiviazione, conservazione, digitalizzazione e valorizzazione del patrimonio fotografico del nostro territorio.

Un'iniziativa legislativa che viene a colmare un vuoto che caratterizza non solo il Friuli Venezia Giulia, ma anche tutte le altre Regioni italiane, dato che nessuna finora ha legiferato in materia.

Nella proposta di legge firmata dai Cittadini, quello che emerge è l'indispensabilità di un intervento della Regione per promuovere la cultura fotografica e sostenere le iniziative di qualità e le istituzioni che hanno dimostrato specifiche competenze in questo settore. L'obiettivo è la corretta gestione del patrimonio fotografico valorizzando - da un parte - il ruolo guida dell'Istituto di Villa Manin e - dall'altra - finanziando i soggetti pubblici e privati che a vario titolo sono impegnati nella sua conservazione.

Il punto di partenza, come ha spiegato Piero Colussi, deve essere il censimento e la catalogazione delle collezioni, dei fondi e degli archivi (compito dell'Istituto per il patrimonio culturale), per poi passare alla gestione o all'acquisizione, alla conservazione, al restauro o alla digitalizzazione di raccolte di particolare valore storico e culturale.

Altro punto qualificante è la realizzazione di attività per la promozione del prodotto-foto: che vuol dire studi, ricerche, esposizioni, iniziative editoriali, concorsi, laboratori, produzione di nuove opere per la conoscenza dell'identità del Friuli Venezia Giulia, ma anche potenziare le biblioteche di cultura fotografica, formare e aggiornare gli operatori (chi censisce e cataloga, chi digitalizza, chi restaura, e chi è fotografo professionista), inserire lo studio e il linguaggio di quest'arte nelle scuole, anche per una migliore conoscenza della storia e della società del nostro territorio. Infine, si prevede anche una rete di fototeche pubbliche.

Per quanto concerne il CRAF, i due progetti di legge sostengono l'attività istituzionale e di sevizio pubblico del Centro, e per questo si parla di specifici finanziamenti da utilizzare secondo quanto indicato da una futura convezione che programmi e verifichi le attività del CRAF e definisca le modalità della collaborazione con Villa Manin.

In più, nel provvedimento della Lega illustrato dalla Piccin, si prevede che ogni opera realizzata con i benefici di questa legge venga copiata e depositata (almeno su supporto digitale e a un anno dalla presentazione in pubblico) al CRAF per un uso non commerciale.

Sui due testi lavorerà ora il Comitato ristretto.

(immagini tv)