VI Comm: illustrati due pdl su patrimonio fotografico
(ACON) Trieste, 23 set - DT - Si è pensato al cinema e alle
biblioteche, quindi la Regione ha istituito la Fondazione
Aquileia e, a Villa Manin, l'Istituto per il patrimonio culturale
del Friuli Venezia Giulia. A questo punto resta fuori un
importante segmento dell'offerta culturale: la fotografia. Ed è
proprio a questo mezzo di espressione che si rivolgono due
proposte di legge, la prima presentata dal gruppo della LN e la
seconda dai Cittadini, che hanno in comune il riconoscimento del
CRAF (Centro di ricerca e archiviazione delle fotografia, 150
mila tra positivi e negativi dall'Istria al Friuli) di
Spilimbergo (in provincia di Pordenone) quale centro di
riferimento regionale per le attività di ricerca, studio,
raccolta, catalogazione, archiviazione, conservazione,
digitalizzazione e valorizzazione del patrimonio fotografico del
nostro territorio.
Un'iniziativa legislativa che viene a colmare un vuoto che
caratterizza non solo il Friuli Venezia Giulia, ma anche tutte le
altre Regioni italiane, dato che nessuna finora ha legiferato in
materia.
Nella proposta di legge firmata dai Cittadini, quello che emerge
è l'indispensabilità di un intervento della Regione per
promuovere la cultura fotografica e sostenere le iniziative di
qualità e le istituzioni che hanno dimostrato specifiche
competenze in questo settore. L'obiettivo è la corretta gestione
del patrimonio fotografico valorizzando - da un parte - il ruolo
guida dell'Istituto di Villa Manin e - dall'altra - finanziando i
soggetti pubblici e privati che a vario titolo sono impegnati
nella sua conservazione.
Il punto di partenza, come ha spiegato Piero Colussi, deve essere
il censimento e la catalogazione delle collezioni, dei fondi e
degli archivi (compito dell'Istituto per il patrimonio
culturale), per poi passare alla gestione o all'acquisizione,
alla conservazione, al restauro o alla digitalizzazione di
raccolte di particolare valore storico e culturale.
Altro punto qualificante è la realizzazione di attività per la
promozione del prodotto-foto: che vuol dire studi, ricerche,
esposizioni, iniziative editoriali, concorsi, laboratori,
produzione di nuove opere per la conoscenza dell'identità del
Friuli Venezia Giulia, ma anche potenziare le biblioteche di
cultura fotografica, formare e aggiornare gli operatori (chi
censisce e cataloga, chi digitalizza, chi restaura, e chi è
fotografo professionista), inserire lo studio e il linguaggio di
quest'arte nelle scuole, anche per una migliore conoscenza della
storia e della società del nostro territorio. Infine, si prevede
anche una rete di fototeche pubbliche.
Per quanto concerne il CRAF, i due progetti di legge sostengono
l'attività istituzionale e di sevizio pubblico del Centro, e per
questo si parla di specifici finanziamenti da utilizzare secondo
quanto indicato da una futura convezione che programmi e
verifichi le attività del CRAF e definisca le modalità della
collaborazione con Villa Manin.
In più, nel provvedimento della Lega illustrato dalla Piccin, si
prevede che ogni opera realizzata con i benefici di questa legge
venga copiata e depositata (almeno su supporto digitale e a un
anno dalla presentazione in pubblico) al CRAF per un uso non
commerciale.
Sui due testi lavorerà ora il Comitato ristretto.
(immagini tv)