II Comm: visita alla centrale di Somplago (UD)
(ACON) Somplago (UD), 23 set - MPB - Produrre energia,
salvaguardare l'ambiente. Sono questi i due temi che hanno fatto
da sfondo alla visita conoscitiva effettuata dalla II Commissione
del Consiglio regionale, guidata dal presidente Maurizio Franz
(LN), alla centrale idroelettrica di Somplago (UD) interessata a
un progetto di ampliamento dell'impianto, al momento in corso di
autorizzazione.
Un sopralluogo importante per la Commissione - ha sottolineato
Franz - per approfondire la conoscenza del progetto e acquisire
informazioni e dati utili a una valutazione da sviluppare poi in
tutte le sedi, anche all'interno dei singoli gruppi politici,
proprio in considerazione delle evidenti ricadute sul sistema
energetico e sul tessuto produttivo regionale, ma anche delle
necessarie garanzie di tutela ambientale.
A confermare il rilievo della visita agli impianti e
dell'incontro con i vertici della Edipower, l'invito esteso da
Franz ai consiglieri eletti nella circoscrizione di Udine -
c'erano Alessandro Colautti (Pdl) presidente della IV
Commissione, con Luigi Cacitti (Pdl) e Enore Picco (LN)- e ai
sindaci di Cavazzo Carnico Dario Iuri, di Verzegnis Luciano
Sulli, di Trasaghis Augusto Picco, e di Bordano Gianluigi
Colomba.
L'attuale assetto della centrale, le caratteristiche del progetto
di ampliamento (con l'installazione di due gruppi reversibili per
una potenza complessiva di circa 124 MW e la realizzazione di una
seconda galleria (lunga 8,5 km), in affiancamento a quella
esistente per permettere il pompaggio dell'acqua tra il lago di
Cavazzo e il serbatoio di Ambiesta), lo stato dell'iter
autorizzativo iniziato due anni fa e la compatibilità ambientale,
sono stati illustrati da Giuseppe Monteforte, direttore progetti
Edipower, e da Salvatore Marchese, capo del nucleo idroelettrico
di Udine che raggruppa gli impianti idroelettrici situati in
Friuli Venezia Giulia - 8 principali tra cui Somplago e 18 minori
- che utilizzano le acque del torrente Cellina, dei fiumi Isonzo
e Tagliamento e di alcuni affluenti di quest'ultimo.
Prima di avviare l'iter autorizzativo, Edipower ha fatto
realizzare una serie di studi e ricerche da enti specializzati
per analizzare l'impatto del progetto sul territorio - ha
spiegato Monteforte sottolineando che le indagini geologiche,
idrogeologiche e sull'ecosistema naturale e delle specie ittiche
del lago di Cavazzo dimostrano che il progetto è compatibile con
l'ambiente. I possibili effetti sull'habitat acquatico del lago
di Cavazzo dovuti a eventuali variazioni della temperatura media
e alla velocità di escursione del livello dell'acqua sono
risultate del tutto marginali rispetto alla situazione attuale.
Il progetto non prevede, inoltre, alcuna modifica delle
concessioni di derivazione e quindi non comporta alcun incremento
dell'acqua attualmente utilizzata dalla centrale. Inoltre,
l'escursione di livello del lago di Cavazzo sarà contenuta fra le
quote 195.40 m e 194.40 m sul livello del mare.
Affermazioni che hanno risposto ad alcuni dei quesiti posti dai
consiglieri presenti, i vicepresidenti Enio Agnola (Idv) e Paolo
Santin (Pdl), Sandro Della Mea, Enzo Marsilio e Paolo Pupulin
(PD) e Roberto Asquini (Gruppo Misto). Proprio Asquini ha
insistito sugli aspetti relativi all'impatto del cantiere e sulle
questioni evidenziate da comitati contrari chiedendo, tra
l'altro, chiarimenti anche sull'entità della manodopera che potrà
trovare impiego (circa 200 persone), sulle oscillazioni dei
livelli dei due bacini (9 metri per l'Ambiesta e 1 per quello di
Cavazzo), sulla conseguente possibile formazione di fanghi
(esclusa).
Picco, poi, sottolineando che il lago è un bene di tutti, ha
posto l'accento sulla necessità di individuare con i sindaci gli
interventi e le opere di compensazione da realizzare sul
territorio. In sintonia su questo punto i sindaci. Iuri, parlando
anche a nome dei colleghi, ha ricordato gli approfondimenti
condotti dalle amministrazioni circa il progetto: anche se
l'ampliamento non dovrebbe creare ulteriori problemi, ha
affermato, non verrà meno l'attenzione dei comuni per le falde
acquifere, tanto che installeranno apparecchiature che
verifichino eventuali interazioni con le sorgenti.
(foto; immagini tv)