PD: Iacop, Brussa, Tesini, Travanut su fondi Italia-Slovenia
(ACON) Trieste, 29 set - COM/DT - Perché l'autorità di gestione
del Programma operativo Italia-Slovenia è in ritardo nella sua
operatività, una lentezza che potrebbe anche portare al
disimpegno dei fondi dello stesso Programma.
È quanto chiedono in un'interpellanza alla Giunta Franco Iacop,
Franco Brussa, Alessandro Tesini e Mauro Travanut. I quattro
consiglieri del PD ricordano come, con decisione della CE, il 20
novembre 2007 sia stato approvato il Programma operativo
Italia-Slovenia e come a oggi, dopo quasi tre anni, questo
progetto sconti ancora difficoltà operative, l'ultima delle quali
legata al ricorso presentato al TAR dall'università di Trieste.
Ricorso - continuano Iacop, Brussa, Tesini e Travanut - che di
fatto blocca l'avvio dei progetti strategici (la cui graduatoria
è stata approvata dal Comitato di sorveglianza del Programma lo
scorso febbraio) e, di conseguenza, la possibilità di
rendicontazione da parte dei beneficiari i cui contratti di
finanziamento sono stati sottoscritti a luglio e agosto.
Critico è anche l'iter del secondo bando del Programma, quello
relativo ai progetti standard, per il quale la valutazione
risulta ancora in fase istruttoria.
Considerato, inoltre, che non sono stati emessi ulteriori bandi
per impegnare le risorse residue del Programma, si capisce bene -
è la sottolineatura dei consiglieri - come sia concreto il
rischio di disimpegno dei fondi assegnati. Questo porterebbe da
un lato a un danno economico, dall'altro a un pesante danno
all'immagine per la nostra Regione, considerato che l'autorità di
gestione del Programma è incardinata nella stessa.
Da qui l'azione dei quattro esponenti del PD per sapere le
ragioni dei ritardi e per chiedere, allo stesso tempo, di fare
chiarezza sull'operato dell'autorità di gestione per verificare
eventuali negligenze che possano aver causato un tale ritardo, e
valutare eventuali omissioni in capo alla dirigenza responsabile
del servizio nel quale l'autorità è incardinata.