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Idv: Corazza, cancellare l'ingiustizia delle tabelle cultura

29.09.2010
15:34
(ACON) Trieste, 29 set - COM/ET - Tornano le tabelle della cultura?

Alessandro Corazza (Idv) teme che con il passaggio della delega alla cultura si confermi che non c'è la volontà di riformare un sistema da lui giudicato ingiusto e già bollato come incostituzionale.

"Sembra proprio che le tabelle della cultura non andranno mai in pensione - rileva il consigliere. La risposta decisamente abbottonata della Giunta ha rivelato la volontà di interrompere l'iter di riforma dell'assegnazione dei contributi alla cultura iniziato dall'assessore Molinaro".

Alla base delle considerazioni del dipietrista, un'interrogazione sul progetto di riforma avviato dall'assessore uscente, che avrebbe avuto lo scopo di modificare il sistema di assegnazione dei contributi a enti e associazioni, che oggi avviene con legge regionale e non con un riparto della Giunta, fatto sulla base di criteri oggettivi definiti da un apposito regolamento.

"Già durante i lavori della scorsa legge finanziaria - evidenzia Corazza - Molinaro aveva proposto l'eliminazione del sistema delle tabelle, che fu costretto a ritirare davanti alla contrarietà dei consiglieri di maggioranza. In gennaio l'assessore ha depositato un disegno di legge di riforma che però non è ancora stato esaminato in Commissione".

Il capogruppo di Idv trova evidente la volontà della Giunta di scaricare le responsabilità sul Consiglio, visto il tenore della risposta all'interrogazione, che attribuisce proprio all'Assemblea una mancata volontà di eliminare le tabelle.

"Ma la Giunta e i consiglieri di maggioranza parlano tra loro? Hanno un programma e una linea politica unitaria?" si chiede Corazza. Il disegno politico - a suo parere - è di non riformare il sistema. "Le vere vittime saranno quelle associazioni che, non avendo un sostenitore tra i banchi del Consiglio, restano a bocca asciutta nonostante abbiano presentato regolare domanda di contributo per programmi e progetti culturali.

"Se questo Consiglio regionale non si vuole prendere la responsabilità di riformare un sistema palesemente ingiusto e incostituzionale - conclude Corazza - io stesso mi attiverò per ricorrere alle opportune sedi legali affinché anche in Friuli Venezia Giulia venga sancita l'incostituzionalità del sistema così come già avvenuto per quanto riguarda un analogo provvedimento della Regione Lazio".