Pdl: Camber, dubbi su vera provenienza mitili con tossine
(ACON) Trieste, 29 set - COM/ET - Tutte triestine le cozze
avariate, titolava il principale quotidiano torinese del 22
settembre e 151 i casi di intossicazione, che in pochi giorni
sono diventati 290.
Su queste premesse il consigliere regionale del Pdl Piero Camber
ha presentato un'interrogazione, cui ha dato risposta in Aula
l'assessore Kosic. Una risposta puramente tecnica, inerente le
tossine nei mitili.
"In realtà - sottolinea Camber - i problemi sono altri, primo fra
tutti il danno d'immagine ai nostri miticoltori e ai prodotti del
nostro mare. Sorgono molteplici dubbi quando si scopre che gli
ultimi mitili triestini sono stati venduti il 15 settembre e le
intossicazioni si sono palesate 6-8 giorni dopo. Infatti, i
mitili freschi possono essere consumati non oltre i 5 giorni
successivi, inoltre - rileva ancora il consigliere del Pdl - i
casi di intossicazione sono avvenuti solo ed esclusivamente a
Torino e zone limitrofe piemontesi, mentre i nostri mitili sono
stati venduti in tutta Italia.
"Il dubbio molto forte è che alla merce triestina possa esserne
stata aggiunta altra, diversa, durante la filiera della
distribuzione, che comporta il passaggio tra ditte commerciali
all'ingrosso, altre di trasporto verso il mercato nazionale e
altre ancora addette alla distribuzione.
"Comunque - conclude Camber - resta sempre valido un vecchio
detto popolare: i mitili non si raccolgono mai nei mesi con la R,
come settembre, perché settembre e febbraio sono i periodi della
riproduzione".