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Pdl: Camber, dubbi su vera provenienza mitili con tossine

29.09.2010
15:48
(ACON) Trieste, 29 set - COM/ET - Tutte triestine le cozze avariate, titolava il principale quotidiano torinese del 22 settembre e 151 i casi di intossicazione, che in pochi giorni sono diventati 290.

Su queste premesse il consigliere regionale del Pdl Piero Camber ha presentato un'interrogazione, cui ha dato risposta in Aula l'assessore Kosic. Una risposta puramente tecnica, inerente le tossine nei mitili.

"In realtà - sottolinea Camber - i problemi sono altri, primo fra tutti il danno d'immagine ai nostri miticoltori e ai prodotti del nostro mare. Sorgono molteplici dubbi quando si scopre che gli ultimi mitili triestini sono stati venduti il 15 settembre e le intossicazioni si sono palesate 6-8 giorni dopo. Infatti, i mitili freschi possono essere consumati non oltre i 5 giorni successivi, inoltre - rileva ancora il consigliere del Pdl - i casi di intossicazione sono avvenuti solo ed esclusivamente a Torino e zone limitrofe piemontesi, mentre i nostri mitili sono stati venduti in tutta Italia.

"Il dubbio molto forte è che alla merce triestina possa esserne stata aggiunta altra, diversa, durante la filiera della distribuzione, che comporta il passaggio tra ditte commerciali all'ingrosso, altre di trasporto verso il mercato nazionale e altre ancora addette alla distribuzione.

"Comunque - conclude Camber - resta sempre valido un vecchio detto popolare: i mitili non si raccolgono mai nei mesi con la R, come settembre, perché settembre e febbraio sono i periodi della riproduzione".