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PD: Menis, no ai tagli al cinema, sì a riforma del sistema

30.09.2010
15:34
(ACON) Trieste, 30 set - COM/AB - Pieno sostegno a un settore, quello dell'industria cinematografica e più in generale culturale della nostra Regione, che sta pagando un prezzo troppo alto per una crisi che invece potrebbe contribuire a risolvere.

È il parere del consigliere regionale del PD Paolo Menis, vicepresidente della Commissione cultura che, seppur critico verso i tagli prospettati dal disegno di legge del ministro Bondi, non nasconde l'esigenza di procedere alla riforma del sistema. Siamo pronti - spiega Menis - a sederci a un tavolo con l'assessore alla Cultura per discutere di una riforma dei meccanismi di concessione e ripartizione dei contributi nel settore culturale della nostra Regione nell'ottica di promuovere le realtà più efficienti e meritorie, ma questo non può ridursi a una mera presa d'atto dei tagli calati dall'alto, operati peraltro con criteri assolutamente inaccettabili.

Le decurtazioni previste dal ministero, infatti, finiscono per penalizzare proprio le realtà minori, che all'importanza culturale aggiungono anche una funzione sociale non trascurabile, e quelle di qualità (con l'abolizione dei relativi premi) che a nostro avviso sono invece quelle che necessitano di maggior sostegno.

Non dimentichiamo - prosegue il democratico - che oltre alle ricadute dirette, sia economiche che occupazionali evidenziate ieri dal nostro segretario regionale, l'intero comparto culturale produce oltre un terzo del PIL turistico del nostro Paese, che a sua volta costituisce il 10% di quello totale. Un valore aggiunto fondamentale per la promozione del territorio che andrebbe incentivato anziché depresso. Se poi contestualizziamo l'intervento di Bondi nel quadro generale delle gravi difficoltà economiche che costringono gli enti locali a ridurre l'intervento in quest'ambito e un bilancio, quello del ministero dei Beni culturali, che è passato dai 2.116 milioni del 2003 a 1.710 milioni di euro del 2010, capiamo la gravità della situazione e le ragioni di una protesta di un settore che rischia di vedere compromessa la sua stessa sopravvivenza.