Citt: Colussi, su segnaletica stradale Ciasarsa non Cjasarsa
(ACON) Trieste, 01 ott - COM/MPB - Ciasarsa o Cjasarsa?
Il capogruppo dei Cittadini in Consiglio regionale Piero Colussi
interpella la Giunta in merito alla querelle emersa nei giorni
scorsi riguardo la nuova cartellonistica stradale di Casarsa
della Delizia in lingua friulana, che introduceva l'inedita
dicitura Cjasarsa come prescritto dall'Arlef (Agenzia regionale
per la lingua friulana), e lo fa "per sapere quali sono le
modalità con cui l' ARLeF ha raggiunto l'intesa con i Comuni
interessati al problema e se esista una documentazione scritta di
questa procedura prevista esplicitamente al comma 1 dell'articolo
11 della LR 29/2007".
L'esponente regionale di Cittadini-Libertà Civica chiede inoltre
se - visti i sempre più frequenti pronunciamenti critici rispetto
all'utilizzo della grafia ufficiale nella identificazione dei
toponimi come introdotta dalla legge regionale 15/1996 - la
Giunta regionale non ritenga necessario adottare un atto di
indirizzo nei confronti dell'ARLeF per attivare quanto previsto
al comma 2 dell'art. 5 della LR 29/2007 che testualmente recita:
la grafia della lingua friulana può essere modificata con decreto
del presidente della Regione, su proposta dell' ARLeF, d'intesa
con le Università di Udine e di Trieste."
"La dicitura Cjasarsa è dunque estranea alla tradizione orale e
letteraria del paese, che da sempre ha utilizzato la grafia
Ciasarsa come ben documentato anche dal volume "Ciasarsa - San
Zuan Vilasil Versuta" pubblicato nel 1995 in occasione del 72°
Congresso della Società filologica friulana a cura di Gianfranco
Ellero, sottolinea Colussi .
"Inoltre - precisa il consigliere - buona parte della produzione
poetica di Pier Paolo Pasolini in lingua friulana - da "Poesie a
Casarsa" a "Tal cour di un frut" - è stata scritta utilizzando
la variante casarsese e, proprio per tale motivo, questa variante
è conosciuta e studiata in tutto il mondo. La legge regionale
29/2007 all'articolo 11, comma 1 prevede che "La denominazione
ufficiale in lingua friulana di comuni, frazioni e località è
stabilita dalla Regione, su proposta dell'ARLeF, tenuto conto
delle varianti locali, e d'intesa con i Comuni interessati entro
sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge.
"L'interpellanza trova giustificazione anche dalle prese di
posizione dell'assessore alla Cultura del Comune di Casarsa -
conclude Colussi - che in occasione di incontri pubblici ha
dichiarato che, dopo aver consultato in proposito studiosi e
scrittori locali da tempo impegnati in azioni di tutela e
valorizzazione del friulano, ha inviato all'ARLeF una lettera in
cui veniva indicata Ciasarsa quale corretta denominazione del
comune come vuole la tradizione scritta e orale cittadina" .