PD: Brandolin, caccia, modifiche assurde volute da LN
(ACON) Trieste, 04 ott - COM/MPB - "Una modifica che rischia di
vanificare la tutela ambientale sul territorio regionale". E' la
denuncia del consigliere regionale del Partito Democratico,
Giorgio Brandolin, riguardo a quanto proposto dalla Lega Nord in
materia di caccia.
"Una modifica che - spiega Brandolin in una nota - rischiava di
passare sotto silenzio e che invece sarà prossimamente oggetto di
incontri e verifiche del PD con le associazioni di cacciatori.
Quelle associazioni che si dicono veramente interessate a
tutelare la natura del Friuli Venezia Giulia", specifica il
consigliere.
Quali le modifiche legislative proposte dalla Lega? "Innanzitutto
- afferma l'esponente del PD - le quote massime di prede per
ciascun cacciatore. Prima, infatti, se un cacciatore di una
regione limitrofa veniva a cacciare assieme a uno del Friuli
Venezia Giulia sul territorio regionale, veniva incluso nella sua
quota di prede. Ora, invece, conserva la sua quota che viene
quindi sommata a quella del cacciatore regionale. In pratica, se
prima un cacciatore del Friuli Venezia Giulia, anche in compagnia
di uno di un'altra regione, poteva cacciare per esempio cinque
fagiani, ora se ne potranno uccidere cinque a testa, con un
raddoppio quindi delle prede cacciabili".
"Altra modifica prevista - continua il consigliere - il fatto che
il libretto di conteggio delle prede possa venire compilato non
più dopo ogni animale ucciso, com'era finora, bensì alla fine
della giornata. Di fatto, rendendo vani i controlli delle forze
dell'ordine".
Perciò il gruppo del PD, nelle prossime settimane, mobiliterà le
associazioni di categoria a protesta contro le modifiche alla
normativa. "Modifiche assurde - conclude Brandolin - volute dal
Gruppo consiliare della Lega Nord".