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PD: Codega, poca trasparenza se restano le tabelle cultura

06.10.2010
12:49
(ACON) Trieste, 06 ott - COM/AB - E così anche nella promozione delle attività culturali questa Giunta regionale rivela tutta la sua inconsistenza. Molto si parla, ma poi non si conclude nulla e quel poco che si fa è negativo.

Il giudizio è del consigliere regionale del PD Franco Codega che aggiunge.

Tutti si stracciano le vesti per la poca trasparenza delle tabelle, però già al primo atto di questa Giunta, nella Finanziaria 2009, le stesse passarono da 80 a 116: evidentemente c'era più gente da accontentare. Ma più si dà a pioggia, meno si dà a chi più ha merito di ricevere per la qualità della proposta culturale. Quest'anno poi è intervenuta la crisi. La cultura è divenuta la cenerentola di tutto il bilancio: tagli del 35 % lineare. Molti enti e associazioni che hanno fatto domanda ai sensi della legge regionale 3/98 sono rimasti a bocca asciutta e la loro attività, anche di qualità, è del tutto compromessa. E per molti di loro la situazione è veramente drammatica.

Il disegno di legge n. 98 presentato dall'assessore Molinaro ha il merito di tentare un riordino coraggioso di tutta la materia, mandando finalmente in soffitta tutte le tabelle e introducendo una chiara distinzione tra Enti ed Organismi culturali e di spettacolo di interesse regionale, individuati in seguito ad avviso pubblico, con i quali stipulare convenzioni pluriennali, e gli altri Enti minori che saranno finanziati di anno in anno dalle Province secondo i progetti presentati.

Questo disegno di riordino, di fatto, è stato lasciato dormire. Per quale motivo? si chiede Codega.

Certo, il cambio delle deleghe a metà mandato ha contribuito alla paralisi del settore. Ma probabilmente le cause sono anche altre. Evidentemente a qualcuno non dispiace per nulla continuare con questa gestione delle tabelle. Con buona pace della trasparenza.