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Citt: Colussi e Alunni Barbarossa, finanziaria a rischio

06.10.2010
15:33
(ACON) Trieste, 06 ott - COM/AB - "Nostro malgrado, avevamo visto giusto quando sostenevamo che la partita delle compartecipazioni sulle pensioni INPS e dei tributi spettanti al Friuli Venezia Giulia, anche a seguito della sentenza della Corte costituzionale, sarebbe stata molto, ma molto difficile".

"Sentir dire oggi Tondo - hanno affermato i due consiglieri regionali dei Cittadini-Libertà Civica Piero Colussi e Stefano Alunni Barbarossa - di aver incontrato brevemente il ministro Calderoli chiedendogli di definire questa partita prima dell'approvazione in Consiglio dei ministri della manovra 2011 in calendario la prossima settimana, fa capire la debolezza di questa Giunta regionale e quanto poco ascolto e quante poche attenzioni abbia questo Governo nei confronti del Friuli Venezia Giulia".

"Peggio ancora - hanno aggiunto - stiamo ancora aspettando il pagamento da Roma dei 282 milioni mancanti all'appello sul 2010 e pare che Tondo stia trattando questo saldo sulla base di nuove competenze da trasferire alla Regione. Non nuovi soldi, ma nuove competenze. Molto umilmente il presidente Tondo dovrebbe chiamare a raccolta i parlamentari e i consiglieri regionali del Friuli Venezia Giulia, di maggioranza e di opposizione, se del caso illustrando in Consiglio la situazione, per mobilitare tutte le energie disponibili e pretendere dal Governo Berlusconi non un privilegio, ma ciò che ci spetta. Vorremmo che Tondo si rendesse conto, con urgenza, della gravissima crisi finanziaria che si abbatterebbe sul sistema economico-sociale della nostra regione se il governo non rispettasse i nostri diritti e le sentenze che li hanno sanciti".

Bastano poche cifre e il conto è presto fatto: -282 milioni del 2010 -482 milioni nel 2011 -150 milioni quale quota dovuta dal Friuli Venezia Giulia al fondo nazionale di perequazione -70 milioni quale quota a carico del Friuli Venezia Giulia per la "manovra Tremonti".

"In totale 982 milioni in meno sul bilancio 2011 senza contare - hanno concluso Colussi e Alunni Barbarossa - le riduzioni già previste nelle entrate in conseguenza della crisi economica e del minor gettito erariale. Non c'è più tempo da perdere".