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PD: Menis, su OGM manca posizione chiara FVG

07.10.2010
15:46
(ACON) Trieste, 07 ott - COM/AB - Ogni giorno sopraggiunge una nuova presa di posizione, un'altra dichiarazione o un'ulteriore precisazione sul caso OGM in FVG, in un quadro complessivo caotico e contraddittorio, emblema dello smarrimento in cui versano alcuni importanti settori della nostra regione sotto la guida del governo Tondo. Così Paolo Menis, consigliere regionale del PD, che spiega: "Solo due giorni fa la Lega Nord affermava di essere in procinto di depositare una proposta di legge contro l'uso degli OGM in agricoltura, omettendo di precisare che nell'ultimo Consiglio regionale si sarebbe dovuta discutere la mozione del PD con il medesimo obiettivo, il cui deposito risale però al marzo scorso, ovvero molto prima che nascesse il caso Fidenato. C'è chi aveva visto lontano - come il Partito Democratico - e chi agisce di rimessa, come la Lega Nord, nonostante quanto si dichiari sui giornali. "Questa impostazione sembra per la verità caratterizzare tutta la gestione del caso OGM, soprattutto da parte dell'assessore Violino. È di ieri una sua dichiarazione con cui annunciava, tra l'altro, l'intenzione di capire gli intendimenti dei suoi omologhi nelle altre Regioni per decidere la linea da tenere sul tema della coesistenza. Oggi invece si ribadisce l'assoluta contrarietà a tali coltivazioni sottolineando che allo stesso modo la pensano praticamente tutte le Regioni italiane. "Un cambio di strategia in meno di 24 ore. Forse qualcuno ha informato il titolare dell'Agricoltura che esiste già una precisa linea politica condivisa dalle Regioni sull'argomento? Era il 30 settembre infatti - ricorda Menis - quando, nel corso della conferenza Stato-Regioni, gli assessori regionali all'Agricoltura hanno votato all'unanimità respingendo le linee guida di coesistenza tra colture convenzionali, biologiche e geneticamente modificate chiedendo invece l'attivazione della clausola di salvaguardia "Tanta, troppa approssimazione su una questione vitale per la tutela e salvaguardia dei valori di tipicità e qualità della nostra agricoltura".