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PD: Lupieri, per spesa sanitaria serve un nuovo riequilibrio

07.10.2010
17:21
(ACON) Trieste, 07 ott - COM/AB - Mentre la sanità giuliano-isontina si chiama Azienda sanitarie e Azienda ospedaliera, nel vicino Friuli servizi importati quale l'assistenza domiciliare e l'assistenza residenziale sono stati esternalizzati a Medicasa e a Sereni Orizzonti. Quindi, la bontà delle risposte ai bisogni sanitari dei cittadini è stata gestita diversamente da Azienda ad Azienda, e siamo comunque passati da una fase in qui vigeva il sistema DRG, che fece emergere la spesa e i costi, a una fase successiva, nella quale il finanziamento si è basato sullo storico.

A fare questa analisi è il consigliere regionale del PD Sergio lupieri che aggiunge.

Certamente sarebbe sempre possibile ritornare al sistema DRG, con un attento controllo di gestione e un accurato monitoraggio, ma senza l'Agenzia regionale della Sanità, oggi come oggi, sarebbe difficile e richiederebbe comunque decisioni politiche che questa Giunta non sembra in grado di prendere.

È altrettanto evidente che se si ritiene necessario un riequilibrio della spesa in sanità, ci vuole un modello e ci vuole un congruo periodo di sperimentazione. Ma soprattutto bisogna costruire, politicamente e culturalmente, un algoritmo che sia in grado di tenere conto delle struttura della popolazione, sia anziana con le sue patologie, sia giovane con le sue problematiche; così come è necessario considerare la struttura epidemiologica di quella popolazione, considerando i fattori ambientali (fabbriche vicine, maggiore incidenza di alcune patologie); come è importante certamente il numero della popolazione e la capacità attrattiva dei servizi sanitari presenti sul territorio; infine il tipo di servizi che quella comunità che vive quel territorio desidera e ritieni opportuni.

Ma poi tutto è da sperimentare - conclude Lupieri - perché in sanità basta spostare percentuali piccolissime per spostare cifre enormi. Sarebbe comunque sbagliato lasciare il finanziamento storico prima di aver verificato l'appropriatezza di un nuovo riequilibrio. Ma questa maggioranza parla solo di numero di abitanti, senza essere in grado di elaborare una proposta seria e costruttiva, allarmando la popolazione e creando tensioni territoriali.