Pdl: Novelli, migliorare controllo demografico dei gatti
(ACON) Trieste, 08 ott - COM/RC - Migliorare il controllo
demografico delle colonie di gatti, dando corso a convenzioni tra
la Regione e i veterinari liberi professionisti che vengano
distribuite in maniera omogenea e uniforme per tutti i Comuni
richiedenti.
E' quanto suggerisce il consigliere regionale del Pdl Roberto
Novelli in un'interrogazione presentata alla Giunta.
L'articolo 11 della legge regionale 39/1990 - precisa Novelli -
disciplina il controllo della riproduzione animale, affidando il
controllo delle nascite ai Servizi veterinari delle Aziende per i
servizi sanitari (ASS) che agiscono con la collaborazione delle
associazioni di volontariato e con il consenso dei proprietari.
Controllo che risulta esercitabile soprattutto in riferimento al
proliferare dei gatti.
Il controllo del numero degli esemplari felini può essere
effettuato in modo efficace unicamente attraverso il processo di
sterilizzazione, o mediante la somministrazione di terapie
farmacologiche all'animale. Attualmente - prosegue l'esponente
del Pdl - le sei ASS regionali espletano i loro servizi su un
territorio di area vasta che comporta l'insorgere di non pochi
problemi logistici, anche perché questi interventi sono
erogabili, da parte dei Servizi veterinari, solo in determinate
giornate, a discapito della continuità ed efficacia dei medesimi.
In questo modo, la stessa disponibilità dei volontari delle
associazioni, per quanto ampia, viene spesso inficiata dai pochi
mezzi e dalle esigue risorse finanziarie a disposizione.
A tale proposito - scrive Novelli - chiedo all'assessore alla
Salute Valdimir Kosic - quale sia la risposta che le ASS
regionali riescono a fornire in rapporto al numero sempre
crescente di richieste di sterilizzazione da parte delle
associazioni e degli enti protezionistici.
Per risolvere la situazione - conclude il consigliere - sarebbe
necessario che la stessa Regione, in applicazione della legge
finanziaria statale del 2007 che ha permesso ai Comuni di
convenzionarsi direttamente anche con veterinari liberi
professionisti, desse corso a un sistema di convenzioni in
maniera omogenea e uniforme per tutti i Comuni richiedenti,
provvedendo a destinare parte delle risorse finanziarie già
assegnate al Servizio sanitario regionale.