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Pdl: Novelli, migliorare controllo demografico dei gatti

08.10.2010
11:27
(ACON) Trieste, 08 ott - COM/RC - Migliorare il controllo demografico delle colonie di gatti, dando corso a convenzioni tra la Regione e i veterinari liberi professionisti che vengano distribuite in maniera omogenea e uniforme per tutti i Comuni richiedenti.

E' quanto suggerisce il consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli in un'interrogazione presentata alla Giunta.

L'articolo 11 della legge regionale 39/1990 - precisa Novelli - disciplina il controllo della riproduzione animale, affidando il controllo delle nascite ai Servizi veterinari delle Aziende per i servizi sanitari (ASS) che agiscono con la collaborazione delle associazioni di volontariato e con il consenso dei proprietari. Controllo che risulta esercitabile soprattutto in riferimento al proliferare dei gatti.

Il controllo del numero degli esemplari felini può essere effettuato in modo efficace unicamente attraverso il processo di sterilizzazione, o mediante la somministrazione di terapie farmacologiche all'animale. Attualmente - prosegue l'esponente del Pdl - le sei ASS regionali espletano i loro servizi su un territorio di area vasta che comporta l'insorgere di non pochi problemi logistici, anche perché questi interventi sono erogabili, da parte dei Servizi veterinari, solo in determinate giornate, a discapito della continuità ed efficacia dei medesimi. In questo modo, la stessa disponibilità dei volontari delle associazioni, per quanto ampia, viene spesso inficiata dai pochi mezzi e dalle esigue risorse finanziarie a disposizione.

A tale proposito - scrive Novelli - chiedo all'assessore alla Salute Valdimir Kosic - quale sia la risposta che le ASS regionali riescono a fornire in rapporto al numero sempre crescente di richieste di sterilizzazione da parte delle associazioni e degli enti protezionistici.

Per risolvere la situazione - conclude il consigliere - sarebbe necessario che la stessa Regione, in applicazione della legge finanziaria statale del 2007 che ha permesso ai Comuni di convenzionarsi direttamente anche con veterinari liberi professionisti, desse corso a un sistema di convenzioni in maniera omogenea e uniforme per tutti i Comuni richiedenti, provvedendo a destinare parte delle risorse finanziarie già assegnate al Servizio sanitario regionale.