PD: Brussa, in Finanziaria risorse per l'editoria locale
(ACON) Trieste, 11 ott - COM/DT - La necessità di ripristinare
i finanziamenti all'editoria periodica e non periodica che con
l'ultima Finanziaria regionale sono stati azzerati, è emersa in
un incontro i rappresentanti di categoria hanno avuto con il
consigliere regionale del Partito Democratico Franco Brussa.
L'esponente regionale ha rimarcato come la realtà editoriale
locale sia una voce importante nella valorizzazione della
cultura, della storia e delle tradizioni del Friuli Venezia
Giulia: perciò, averle private del sostegno economico - se pur
minimo - che la Regione garantiva loro, è stato un grave errore
cui va posto immediatamente rimedio.
Molte delle riviste, pur nascendo come risposta e riferimento
della singola associazione, rappresentano infatti uno
straordinario veicolo non solo per le tante attività specifiche
esistenti sul territorio, ma diventano spesso uno strumento
fondamentale di informazione di pubblico interesse, oltre che
elemento di valorizzazione turistica della nostra regione: si sta
parlando, ad esempio, della rivista del CAI (che stampa ben 36
mila copie), o dell'ANCI, per finire alle pubblicazioni delle
tante associazioni di volontariato sociale, dei teatri e delle
varie realtà storiche e culturali, dell'Ente Friuli nel mondo, e
così via. A essere rappresentato è un mondo che è uno spaccato
della regione e che rischia di non avere più voce.
A tal proposito Brussa ha ricordato che "erano state più di un
centinaio le associazioni, i circoli, gli enti e i consorzi che -
nel 2009 - avevano beneficiato dei contributi previsti dalla
legge regionale 23/1965, con una spesa complessiva di soli 350
mila euro. Davvero poca cosa, ha proseguito l'esponente del PD,
se paragonata a molte altre poste del nostro bilancio, ma che
rappresentava una vera e propria boccata d'ossigeno per
l'editoria locale.
"Non va poi dimenticato - ha aggiunto - che in questa
molteplicità di realtà ci sono migliaia di volontari, tanto
impegno da parte di molte persone oltre a chi, attraverso questa
attività, crea posti di lavoro".
Secondo Brussa è davvero incomprensibile la scelta della Giunta,
tanto più se poi succederà quello che è avvenuto con l'ultima
variazione di bilancio in cui il presidente Tondo ha finanziato
con ben 400 mila euro la manifestazione culturale "Bianco e
Nero", tenutasi nelle settimane scorse a Udine.
L'esponente del PD rimarca anche il fatto che queste
associazioni, oltre a non ricevere più alcun finanziamento dalla
Regione, hanno dovuto confrontarsi pure con la scelta del governo
che ha ritenuto, a partire da quest'anno, di far venir meno le
tariffe postali agevolate per tutta l'editoria libraria,
quotidiana e periodica. Insomma, dopo il danno la beffa.
Da qui l'appello di Brussa al presidente della Regione (da cui
tra l'altro dipende proprio la gestione della legge 23/1965)
perché nella Finanziaria 2011 voglia ripristinare una posta che,
oltre a essere una risposta economica, rappresenta per le tante
associazioni, enti, consorzi e quanti operano nel settore, una
sorta di riconoscimento morale di valorizzazione del loro impegno
e del loro significato al servizio della comunità regionale.