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PD: Brussa, in Finanziaria risorse per l'editoria locale

11.10.2010
12:14
(ACON) Trieste, 11 ott - COM/DT - La necessità di ripristinare i finanziamenti all'editoria periodica e non periodica che con l'ultima Finanziaria regionale sono stati azzerati, è emersa in un incontro i rappresentanti di categoria hanno avuto con il consigliere regionale del Partito Democratico Franco Brussa.

L'esponente regionale ha rimarcato come la realtà editoriale locale sia una voce importante nella valorizzazione della cultura, della storia e delle tradizioni del Friuli Venezia Giulia: perciò, averle private del sostegno economico - se pur minimo - che la Regione garantiva loro, è stato un grave errore cui va posto immediatamente rimedio.

Molte delle riviste, pur nascendo come risposta e riferimento della singola associazione, rappresentano infatti uno straordinario veicolo non solo per le tante attività specifiche esistenti sul territorio, ma diventano spesso uno strumento fondamentale di informazione di pubblico interesse, oltre che elemento di valorizzazione turistica della nostra regione: si sta parlando, ad esempio, della rivista del CAI (che stampa ben 36 mila copie), o dell'ANCI, per finire alle pubblicazioni delle tante associazioni di volontariato sociale, dei teatri e delle varie realtà storiche e culturali, dell'Ente Friuli nel mondo, e così via. A essere rappresentato è un mondo che è uno spaccato della regione e che rischia di non avere più voce.

A tal proposito Brussa ha ricordato che "erano state più di un centinaio le associazioni, i circoli, gli enti e i consorzi che - nel 2009 - avevano beneficiato dei contributi previsti dalla legge regionale 23/1965, con una spesa complessiva di soli 350 mila euro. Davvero poca cosa, ha proseguito l'esponente del PD, se paragonata a molte altre poste del nostro bilancio, ma che rappresentava una vera e propria boccata d'ossigeno per l'editoria locale.

"Non va poi dimenticato - ha aggiunto - che in questa molteplicità di realtà ci sono migliaia di volontari, tanto impegno da parte di molte persone oltre a chi, attraverso questa attività, crea posti di lavoro".

Secondo Brussa è davvero incomprensibile la scelta della Giunta, tanto più se poi succederà quello che è avvenuto con l'ultima variazione di bilancio in cui il presidente Tondo ha finanziato con ben 400 mila euro la manifestazione culturale "Bianco e Nero", tenutasi nelle settimane scorse a Udine.

L'esponente del PD rimarca anche il fatto che queste associazioni, oltre a non ricevere più alcun finanziamento dalla Regione, hanno dovuto confrontarsi pure con la scelta del governo che ha ritenuto, a partire da quest'anno, di far venir meno le tariffe postali agevolate per tutta l'editoria libraria, quotidiana e periodica. Insomma, dopo il danno la beffa.

Da qui l'appello di Brussa al presidente della Regione (da cui tra l'altro dipende proprio la gestione della legge 23/1965) perché nella Finanziaria 2011 voglia ripristinare una posta che, oltre a essere una risposta economica, rappresenta per le tante associazioni, enti, consorzi e quanti operano nel settore, una sorta di riconoscimento morale di valorizzazione del loro impegno e del loro significato al servizio della comunità regionale.