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PD: Pupulin, a settembre meno CIG ma ancora troppo elevata

12.10.2010
09:25
(ACON) Trieste, 12 ott - COM/AB - Nel mese di settembre, il ricorso alla CIG in Friuli Venezia Giulia è diminuito in modo significativo sia rispetto ad agosto che a luglio di quest'anno. Confidiamo si tratti di una boccata d'ossigeno per una congiuntura che rimane ancora critica per tante aziende soprattutto di dimensioni minori.

L'analisi è del consigliere regionale del PD Paolo Pupulin che richiama i dati di questi giorni.

Il calo è stato rispettivamente del 40% su agosto, che in Friuli Venezia Giulia aveva raggiunto il picco massimo (segno probabile di un utilizzo anomalo della sospensione del lavoro in un periodo feriale), mentre si è ridotto del 35% su luglio. Rimane comunque un ricorso elevato, se si pensa che resta superiore del 15% alle ore di CIG del corrispondente mese di settembre dell'anno scorso, quando si era nel pieno della crisi economica.

In questo quadro, torna a livelli alti la cassa integrazione ordinaria, quella che segnala le normali difficoltà di mercato e il basso livello di ordinativi delle imprese, che si stabilizza sulle dimensioni del mese di luglio 2010.

Calano conseguentemente in modo rilevante la cassa integrazione straordinaria e quella in deroga.

Siamo, dunque, davanti a una situazione contraddittoria, che merita una verifica più puntuale e attenta nei mesi prossimi per poter esprimere una chiara valutazione sul reale stato dell'economia e dell'occupazione della nostra regione. Ci sono primi segnali di ripresa, ma molto limitati e molto precari. E' opportuno non attardarsi nell'immaginare un'uscita dalla crisi che ancora non c'è. C'è ancora troppo da fare per considerare fuori dalla crisi la nostra economia regionale. Anzi, occorre ragionare su come reperire, soprattutto a livello nazionale, le risorse per la CIG del 2011, in particolare quella in deroga, richiesta già avanzata unitariamente dalle organizzazioni sindacali.

Ed è anche necessario, in regione, accelerare la messa in funzione, per portarli a pieno regime, dei progetti dei lavori di pubblica utilità a favore dei disoccupati di lungo corso, fermi ancora al palo dalla finanziaria 2010, così come di quelli socialmente utili, che stanno finendo e per i quali esiste una forte richiesta di un loro riavvio, visto che scadono proprio in questi giorni i programmi che impegnano lavoratori di aziende sospesi dal lavoro già da un anno.