PD: Pupulin, a settembre meno CIG ma ancora troppo elevata
(ACON) Trieste, 12 ott - COM/AB - Nel mese di settembre, il
ricorso alla CIG in Friuli Venezia Giulia è diminuito in modo
significativo sia rispetto ad agosto che a luglio di quest'anno.
Confidiamo si tratti di una boccata d'ossigeno per una
congiuntura che rimane ancora critica per tante aziende
soprattutto di dimensioni minori.
L'analisi è del consigliere regionale del PD Paolo Pupulin che
richiama i dati di questi giorni.
Il calo è stato rispettivamente del 40% su agosto, che in Friuli
Venezia Giulia aveva raggiunto il picco massimo (segno probabile
di un utilizzo anomalo della sospensione del lavoro in un periodo
feriale), mentre si è ridotto del 35% su luglio. Rimane comunque
un ricorso elevato, se si pensa che resta superiore del 15% alle
ore di CIG del corrispondente mese di settembre dell'anno scorso,
quando si era nel pieno della crisi economica.
In questo quadro, torna a livelli alti la cassa integrazione
ordinaria, quella che segnala le normali difficoltà di mercato e
il basso livello di ordinativi delle imprese, che si stabilizza
sulle dimensioni del mese di luglio 2010.
Calano conseguentemente in modo rilevante la cassa integrazione
straordinaria e quella in deroga.
Siamo, dunque, davanti a una situazione contraddittoria, che
merita una verifica più puntuale e attenta nei mesi prossimi per
poter esprimere una chiara valutazione sul reale stato
dell'economia e dell'occupazione della nostra regione. Ci sono
primi segnali di ripresa, ma molto limitati e molto precari. E'
opportuno non attardarsi nell'immaginare un'uscita dalla crisi
che ancora non c'è. C'è ancora troppo da fare per considerare
fuori dalla crisi la nostra economia regionale. Anzi, occorre
ragionare su come reperire, soprattutto a livello nazionale, le
risorse per la CIG del 2011, in particolare quella in deroga,
richiesta già avanzata unitariamente dalle organizzazioni
sindacali.
Ed è anche necessario, in regione, accelerare la messa in
funzione, per portarli a pieno regime, dei progetti dei lavori di
pubblica utilità a favore dei disoccupati di lungo corso, fermi
ancora al palo dalla finanziaria 2010, così come di quelli
socialmente utili, che stanno finendo e per i quali esiste una
forte richiesta di un loro riavvio, visto che scadono proprio in
questi giorni i programmi che impegnano lavoratori di aziende
sospesi dal lavoro già da un anno.