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PD: Codega, illegittimo escludere immigrati dai servizi

14.10.2010
15:51
(ACON) Trieste, 14 ott - COM/ET - "La Lega Nord si compiace perché finalmente gli immigrati restano praticamente esclusi dall'accesso alle case Ater in provincia di Pordenone. Però c'è ben poco da compiacersi".

Lo sostiene il consigliere regionale del PD Franco Codega spiegando che ciò è la conseguenza della legge varata nel 2008, nella quale sono previsti almeno dieci anni di residenza in Italia per poter accedere ai bandi per abitazioni gestite dalle Aziende territoriali per l'edilizia residenziale.

"Innanzitutto - evidenzia Codega - la ratio della norma si basa su un presupposto di partenza subdolamente esasperato: come ha reso noto ufficialmente la Direzione regionale competente, gli immigrati occupano solo il 3% degli alloggi Ater, una percentuale ben inferiore alla loro presenza in regione (9%).

"In secondo luogo, con la richiesta dei dieci anni di residenza si va contro - sostiene l'esponente dell'opposizione - sia alle normative europee, sia alle normative nazionali e si è in netta contraddizione con disposizioni regionali che prevedono che gli stranieri regolarmente presenti sul territorio regionale abbiano diritto ad accedere al sistema integrato dei servizi.

"Al di là della convenienza e del populismo della Lega, che accarezza gli interessi di molti per un facile ritorno elettorale, non possiamo dimenticare i più elementari principi di giustizia.

"Non si può infatti - conclude Codega - chiedere agli immigrati di pagare subito le tasse nel nostro Paese (ogni anno versano ben 100 milioni di euro alle casse della Regione) ma di aspettare dieci anni per accedere ai servizi che anche con quei fondi vengono messi in piedi. Anche un bambino capisce che questo non è giusto".