PD: Brandolin puntualizza su opere nel monfalconese
(ACON) Trieste, 15 ott - COM/AB - Tra inaugurare opere
progettate e finanziate da altri e mettere in piedi un intervento
dal niente c'è una certa differenza. E, sia nel caso della
viabilità di Monfalcone che nel caso dei fondi alla Sdag, siamo
nel primo campo.
A puntualizzarlo è il consigliere regionale del PD Giorgio
Brandolin riferendosi all'intervento dell'assessore regionale
Riccardo Riccardi al convegno sulle potenzialità di Monfalcone.
"L'assessore - precisa Brandolin - ha elencato come successi
dell'Amministrazione varie opere, tra le quali la revisione della
viabilità cittadina (per 7,5 milioni di euro) e i fondi Sdag (per
altri 7 milioni di euro). Ricordo allora che i milioni di euro
per la viabilità monfalconese hanno origine a ottobre del 2007, e
sono confermati a febbraio del 2008 all'allora assessore Sonego,
ribaditi nel programma e nel finanziamento in delegazione
amministrativa dall'assessore Riccardi a FVG Strade prima
nell'ottobre 2008 e poi ancora ad agosto 2009".
Per quanto riguarda i Fondi Sdag, Brandolin chiede se ci si
riferisce forse ai fondi di Osimo, con i quali è stato costruito
il nuovo capannone di recente inaugurato e che trova concretezza
sotto diversi sindaci e diversi amministratori di Sdag. Fondi
allocati a bilancio regionale e vincolati alla stazione
confinaria (ne rimangono ancora 8.400)? Anche in questo caso -
evidenzia Brandolin - si tratta di un intervento ben precedente
all'attuale Giunta".
"È facile - afferma Brandolin - inaugurare cose che si trovano
già pronte e progettate. Almeno si dovrebbe avere il buon gusto
di ricordare chi sono i veri fautori di interventi così
importanti. All'assessore Riccardi va dato atto di essersi speso
sul territorio dell'Isontino su opere e progetti riguardanti
tutte le deleghe di sua competenza; ma lo stesso dovrebbe fare
l'assessore quando parla delle risorse impegnate dalla Regione
per Monfalcone e l'Isontino: come fece in occasione
dell'inaugurazione della bretella Aeroporto-Provinciale per
Grado, quando correttamente parlò di un'opera iniziata da altri".