I-V Comm: audizione su compartecipazioni, i consiglieri (2)
(ACON) Trieste, 19 ott - ET - Un generale apprezzamento per
l'esito positivo della trattativa con lo Stato sulle
compartecipazioni ai gettiti da pensioni, è quanto emerso dal
dibattito a seguito delle dichiarazioni della Giunta alla I e V
Commissione in seduta congiunta.
Il capogruppo del PD, Gianfranco Moretton, si è detto soddisfatto
del risultato conseguito e del fatto che i tavoli di trattativa
siano separati, uno per le compartecipazioni e l'altro per il
federalismo fiscale. Il decentramento - ha detto il capogruppo PD
- va definito in termini positivi per i cittadini e nel rispetto
delle nostre prerogative di Regione autonoma.
Alessandro Tesini (PD) ha ribadito l'importanza del rispetto dei
ruoli e delle procedure nella trattativa con lo Stato. Prima di
stabilire quanto partecipare al risanamento sono da definire i
livelli essenziali delle prestazioni e la spesa. E sulle nuove
competenze, a decidere deve essere la Regione.
Domande puntuali da parte di Roberto Asquini (Misto), sulle
scadenze e il valore degli stanziamenti. Per il consigliere è
fondamentale ottenere competenze che permettano alla Regione di
agire sulla leva fiscale per avere attrattività nei confronti
delle imprese.
Anche l'opposizione riconosce i risultati ottenuti dalla Regione
nella trattativa con il Governo - ha detto Federico Razzini (LN)
- così come la bontà della riforma sul federalismo fiscale. La
nostra regione non corre rischi sul fronte dell'aumento
dell'Irpef, perché virtuosa. Si tratta di federalismo solidale e
non speculativo.
Il ministro Calderoli venga a dibattere in Aula sul federalismo
fiscale, specie in relazione alle Regioni a statuto speciale. È
la richiesta avanzata da Enio Agnola (Idv), che chiede - in
seguito alla riforma sul federalismo fiscale e il buon esito
della trattativa - di aprire un percorso autonomo e virtuoso di
crescita, che ammoderni la regione.
Dopo puntuali domande tecniche da parte di Piero Colussi (Citt)
sulla determinazione e la congruità degli importi, è stato il
turno di Franco Brussa (PD). Si tratta solo del riconoscimento di
quanto dovuto. La maggioranza ha contrattato una quota di
partecipazione al risanamento del bilancio pubblico che in futuro
rischia solo di crescere. Prima andava affrontato il tema la
fiscalità di vantaggio e delle zone fiscali.
Franco Baritussio (Pdl) ha chiesto realismo e consapevolezza,
perché l'autonomia ha un suo prezzo. Un futuro migliore si potrà
determinare con azioni positive, che portino all'aumento del
gettito. Il futuro va ora conquistato sul campo, con priorità
corrette.
Un forte appello da parte di Mauro Travanut (PD). Competenze
nuove possono essere accettate solo a fronte di nuove risorse che
pareggino il peso di eventuali nuove responsabilità che la
Regione potrebbe accollarsi. Il consigliere ha auspicato fermezza
sulla questione.
Tutti abbiamo concorso a questo positivo risultato, da chi ha
avviato il confronto, a chi ha tenuto e concluso la trattativa,
nonostante la crisi. Per Antonio Pedicini (Pdl) questa
collaborazione è la forza della nostra regione. ora bisogna
evitare di sobbarcarsi competenze che generino uscite
indipendenti dalla volontà della Regione.
Il dato più importante è che i 480 milioni delle
compartecipazioni diventano una posta strutturale della Regione.
Daniele Galasso (Pdl), ha anche evidenziato che l'unico vero modo
per risollevare le sorti di tutto il Paese sta nel rilancio
dell'economia e ha auspicato, nella trattativa sulla
partecipazione al risanamento del bilancio statale, di agire sui
finanziamenti sulle leggi di settore, prima di accettare altre
competenze.
(segue)