Pens: Ferone, la Regione faccia di più per i pensionati
(ACON) Trieste, 19 ott - COM/AB - Sta crescendo nel Paese, e in
maniera significativa anche nella nostra regione, un forte
disagio sociale che vede pesantemente coinvolti proprio i
pensionati che sono, forse, l'anello più debole della nostra
società. Sono oramai 19 anni che non ricevono un aumento degno di
questo nome - ha dichiarato il consigliere regionale del Partito
Pensionati Luigi Ferone - e questa situazione ha portato al
continuo e inesorabile impoverimento di pensioni già povere.
Mentre il costo della vita, quello vero, aumenta sempre di più e
Comuni e Regioni accrescono le imposizioni fiscali, le pensioni
diventano più misere fino a costringere i pensionati a rinunciare
anche all'indispensabile: appare di tutta evidenza che la Regione
Friuli Venezia Giulia ha il dovere di porre la massima attenzione
a quella frangia di povertà estrema derivante proprio da pensioni
miserrime o da situazioni di nessun reddito.
I pensionati non possono essere considerati un peso per il Paese
e per il Friuli Venezia Giulia - ha continuato Ferone - dal
momento che hanno sempre dato, e ai quali tutti i Governi che si
sono succeduti negli ultimi 20 anni non hanno dedicato
quell'attenzione e quel rispetto che sicuramente meritavano.
Forse anche la nostra Regione ha fatto poco o nulla per questi
cittadini.
Oltre 6 milioni di pensionati, di cui migliaia in Friuli Venezia
Giulia, sono costretti vivere con meno di 800 euro al mese e
tanti disabili, senza altro reddito, vivono o sopravvivono con
poco più di 8 euro al giorno: una vera e propria vergogna.
Credo - ha rimarcato Ferone - che il problema non sia se
potenziare la nostra missione in Afghanistan, se dotare gli aerei
di bombe o meno, ma assicurare una vita dignitosa a milioni di
cittadini a cui viene negato il diritto anche all'indispensabile.
È indispensabile - ha concluso l'esponente del Partito Pensionati
- che l'Amministrazione regionale del Friuli Venezia Giulia
faccia di più e meglio a sostegno dei pensionati e della povertà
estrema, che non può essere ignorata e verso la quale non si può
rimanere assolutamente indifferenti.