PD: depositati progetti di legge su riduzione costi politica
(ACON) Trieste, 20 ott - COM/ET - Il gruppo consiliare del
Partito Democratico rende noto di aver depositato presso il
Consiglio regionale tre progetti di legge che, se approvati,
ridurrebbero in maniera consistente e permanente gli oneri a
carico del bilancio regionale connessi ai costi della politica.
Si tratta di ridurre a 48 del numero dei consiglieri regionali
dagli attuali 59, anche per scongiurare la possibilità che per
effetto dell'incremento della popolazione della Regione alle
elezioni del 2013 il numero salga a 62.
Il PD propone anche di contenere il numero degli assessori scelti
al di fuori del Consiglio regionale, portandolo a un massimo di 3
unità (la Giunta Tondo ne ha 7).
Assegno vitalizio. I democratici vogliono elevare da 60 a 65 anni
l'età per il godimento dell'assegno vitalizio, sia per i
consiglieri che per gli assessori. La possibilità di riscattare,
ai fini dell'assegno stesso, viene limitata soltanto al periodo
di mandato superiore a 54 mesi, ma inferiore a 5 anni.
La reversibilità dell'assegno vitalizio per i familiari
superstiti dei consiglieri diventerebbe - in base alla proposta
di legge - un'opzione subordinata a una trattenuta volontaria del
5% sull'indennità di presenza. Inoltre si eliminerebbe la
possibilità di ottenere l'anticipo dell'indennità di fine mandato.
È poi il turno delle segreterie dei gruppi consiliari. Il
contingente del personale assegnato verrebbe ridotto.
La proposta di riduzione a 48 dei consiglieri regionali,
comportando una modifica a una norma di rango costituzionale,
cioè alla legge statutaria del Friuli Venezia Giulia, è contenuta
in un progetto di legge costituzionale. Questo - spiega la nota
del PD - dopo l'approvazione del Consiglio regionale, dovrà
essere trasmesso al Parlamento e seguirà l'iter di approvazione
previsto per tale tipologia di provvedimenti.
Anche la limitazione del ricorso ad assessori esterni è contenuta
in un distinto progetto di legge, che dovrà essere approvato con
la particolare procedura prevista dall'art. 12, comma 2, dello
Statuto, in quanto riguarda la forma di governo della Regione.
Le altre proposte avanzate dal gruppo consiliare del PD sono
invece inserite in un progetto di legge regionale ordinario,
soggetto al normale iter di approvazione in Consiglio regionale.
Per quanto riguarda i risparmi, spiega il PD, le due principali
misure proposte - la riduzione a 48 del numero dei consiglieri e
l'elevazione a 65 anni dell'età per il godimento dell'assegno
vitalizio - determinerebbero da sole diversi milioni di euro di
risparmio all'anno.
In particolare, la riduzione dei consiglieri regionali
comporterebbe, secondo un calcolo prudenziale, un minor onere per
il bilancio regionale oscillante fra i 2.750.000 ed i 3.500.000
euro annui, a seconda che i consiglieri in meno siano 11
(rispetto ai 59 attuali) o 14 (rispetto ai 62 potenziali delle
prossime elezioni regionali).
L'elevazione a 65 anni dell'età per godere dell'assegno vitalizio
determinerebbe risparmi crescenti nel tempo che, a regime (cioè
circa fra due legislature), possono essere valutati in 12.000.000
euro annui, prendendo a base di riferimento un'Assemblea
regionale composta da 48 Consiglieri.
Il gruppo consiliare regionale del Partito Democratico - conclude
la nota - offre ora al dibattito politico queste proposte, nella
convinzione di aver raggiunto un ragionevole equilibrio fra
serietà e fattibilità delle stesse e nella consapevolezza che per
corrispondere alle aspettative dei cittadini si deve arrivare a
risultati concreti, anche per non rendere più profondo il solco
tra società civile e Istituzioni.