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PD: depositati progetti di legge su riduzione costi politica

20.10.2010
12:37
(ACON) Trieste, 20 ott - COM/ET - Il gruppo consiliare del Partito Democratico rende noto di aver depositato presso il Consiglio regionale tre progetti di legge che, se approvati, ridurrebbero in maniera consistente e permanente gli oneri a carico del bilancio regionale connessi ai costi della politica.

Si tratta di ridurre a 48 del numero dei consiglieri regionali dagli attuali 59, anche per scongiurare la possibilità che per effetto dell'incremento della popolazione della Regione alle elezioni del 2013 il numero salga a 62.

Il PD propone anche di contenere il numero degli assessori scelti al di fuori del Consiglio regionale, portandolo a un massimo di 3 unità (la Giunta Tondo ne ha 7).

Assegno vitalizio. I democratici vogliono elevare da 60 a 65 anni l'età per il godimento dell'assegno vitalizio, sia per i consiglieri che per gli assessori. La possibilità di riscattare, ai fini dell'assegno stesso, viene limitata soltanto al periodo di mandato superiore a 54 mesi, ma inferiore a 5 anni.

La reversibilità dell'assegno vitalizio per i familiari superstiti dei consiglieri diventerebbe - in base alla proposta di legge - un'opzione subordinata a una trattenuta volontaria del 5% sull'indennità di presenza. Inoltre si eliminerebbe la possibilità di ottenere l'anticipo dell'indennità di fine mandato.

È poi il turno delle segreterie dei gruppi consiliari. Il contingente del personale assegnato verrebbe ridotto.

La proposta di riduzione a 48 dei consiglieri regionali, comportando una modifica a una norma di rango costituzionale, cioè alla legge statutaria del Friuli Venezia Giulia, è contenuta in un progetto di legge costituzionale. Questo - spiega la nota del PD - dopo l'approvazione del Consiglio regionale, dovrà essere trasmesso al Parlamento e seguirà l'iter di approvazione previsto per tale tipologia di provvedimenti.

Anche la limitazione del ricorso ad assessori esterni è contenuta in un distinto progetto di legge, che dovrà essere approvato con la particolare procedura prevista dall'art. 12, comma 2, dello Statuto, in quanto riguarda la forma di governo della Regione.

Le altre proposte avanzate dal gruppo consiliare del PD sono invece inserite in un progetto di legge regionale ordinario, soggetto al normale iter di approvazione in Consiglio regionale.

Per quanto riguarda i risparmi, spiega il PD, le due principali misure proposte - la riduzione a 48 del numero dei consiglieri e l'elevazione a 65 anni dell'età per il godimento dell'assegno vitalizio - determinerebbero da sole diversi milioni di euro di risparmio all'anno.

In particolare, la riduzione dei consiglieri regionali comporterebbe, secondo un calcolo prudenziale, un minor onere per il bilancio regionale oscillante fra i 2.750.000 ed i 3.500.000 euro annui, a seconda che i consiglieri in meno siano 11 (rispetto ai 59 attuali) o 14 (rispetto ai 62 potenziali delle prossime elezioni regionali).

L'elevazione a 65 anni dell'età per godere dell'assegno vitalizio determinerebbe risparmi crescenti nel tempo che, a regime (cioè circa fra due legislature), possono essere valutati in 12.000.000 euro annui, prendendo a base di riferimento un'Assemblea regionale composta da 48 Consiglieri.

Il gruppo consiliare regionale del Partito Democratico - conclude la nota - offre ora al dibattito politico queste proposte, nella convinzione di aver raggiunto un ragionevole equilibrio fra serietà e fattibilità delle stesse e nella consapevolezza che per corrispondere alle aspettative dei cittadini si deve arrivare a risultati concreti, anche per non rendere più profondo il solco tra società civile e Istituzioni.