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Idv: Corazza, su Rendicondo 2009 troppe assenze di Giunta

20.10.2010
16:51
(ACON) Trieste, 20 ott - COM/AB - Per il capogruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio regionale Alessandro Corazza, l'analisi in Commissione del Rendiconto 2009 della Regione è partita con il piede sbagliato. Le assenze di alcuni assessori e responsabili amministrativi durante la discussione di merito avvenuta tra martedì e mercoledì nelle sei commissioni consiliari delineano infatti la mancanza di attenzione della Giunta per un momento di verifica importante.

"Spiace constatare - ha dichiarato il dipietrista intervenendo nella discussione - come, ad esempio, sulla trattazione della parte riguardante la sanità, che da sola impegna circa metà delle risorse della Regione, non vi fosse la presenza del direttore centrale alla Salute o che quando si è discusso di relazioni internazionali e comunitarie non vi fosse la presenza né del nuovo assessore De Anna né di quello uscente Seganti, che avrebbe dovuto trattare peraltro anche il tema della sicurezza".

"Questo bilancio - ha continuato - nonostante benefici fortemente dell'iniezione di liquidità permessa dalle entrate da compartecipazione sui redditi da pensione dovuta all'illuminata intuizione dell'amministrazione Illy, si chiude comunque con la metà dell'avanzo rispetto all'anno precedente. Ma quello che preoccupa di più è soprattutto l'aumento della possibilità di contrarre debito, che impegnerebbe molte risorse per pagare gli interessi passivi sottraendo risorse alle future generazioni".

Per Corazza, però, il Rendiconto presenta anche problemi di illegittimità e incostituzionalità sul piano formale. "Se non si riforma al più presto la legge sui contributi nel settore della cultura, la prossima legge finanziaria regionale sarà a rischio di impugnazione in quanto non è chiaro per quale motivo alcune associazioni siano entrate nelle tabelle di riparto e altre, che evidentemente non hanno un referente in Consiglio regionale, sono state escluse. Bisogna smetterla con questo sistema che finisce per tener fuori le associazioni più meritevoli".

Un ultimo attacco Corazza lo riserva alle mancate indicazioni della maggioranza di governo rispetto alle politiche da adottare da parte degli enti locali, a proposito della loro partecipazione alle società multiutility: con la nuova legge nazionale, dal prossimo anno molti servizi, a partire dal trasporto pubblico locale fino alla gestione dell'acqua e dei rifiuti, dovrebbero andare a gara. "A livello regionale - ha detto - la Giunta non ha dato alcuna indicazione su come intendesse muoversi pertanto, a meno che non si approvi con urgenza una legge che reintroduca alcuni criteri di controllo pubblico del sistema, potrebbero generarsi notevoli perdite in capo a quei Comuni e Province che oggi detengono partecipazioni in queste società e che dal prossimo anno potrebbero non gestire più alcun servizio perdendo valore".

Infine, il capogruppo dell'Idv lancia l'idea di un bilancio di responsabilità sociale per "una valutazione etica dei comportamenti che tenga in considerazione - ad esempio - anche l'opportunità di una diminuzione dei costi della politica e le politiche sul personale, proprio nell'ottica di una maggiore responsabilità della figura pubblica della Regione".