Idv: Corazza, su Rendicondo 2009 troppe assenze di Giunta
(ACON) Trieste, 20 ott - COM/AB - Per il capogruppo dell'Italia
dei Valori in Consiglio regionale Alessandro Corazza, l'analisi
in Commissione del Rendiconto 2009 della Regione è partita con il
piede sbagliato. Le assenze di alcuni assessori e responsabili
amministrativi durante la discussione di merito avvenuta tra
martedì e mercoledì nelle sei commissioni consiliari delineano
infatti la mancanza di attenzione della Giunta per un momento di
verifica importante.
"Spiace constatare - ha dichiarato il dipietrista intervenendo
nella discussione - come, ad esempio, sulla trattazione della
parte riguardante la sanità, che da sola impegna circa metà delle
risorse della Regione, non vi fosse la presenza del direttore
centrale alla Salute o che quando si è discusso di relazioni
internazionali e comunitarie non vi fosse la presenza né del
nuovo assessore De Anna né di quello uscente Seganti, che avrebbe
dovuto trattare peraltro anche il tema della sicurezza".
"Questo bilancio - ha continuato - nonostante benefici fortemente
dell'iniezione di liquidità permessa dalle entrate da
compartecipazione sui redditi da pensione dovuta all'illuminata
intuizione dell'amministrazione Illy, si chiude comunque con la
metà dell'avanzo rispetto all'anno precedente. Ma quello che
preoccupa di più è soprattutto l'aumento della possibilità di
contrarre debito, che impegnerebbe molte risorse per pagare gli
interessi passivi sottraendo risorse alle future generazioni".
Per Corazza, però, il Rendiconto presenta anche problemi di
illegittimità e incostituzionalità sul piano formale. "Se non si
riforma al più presto la legge sui contributi nel settore della
cultura, la prossima legge finanziaria regionale sarà a rischio
di impugnazione in quanto non è chiaro per quale motivo alcune
associazioni siano entrate nelle tabelle di riparto e altre, che
evidentemente non hanno un referente in Consiglio regionale, sono
state escluse. Bisogna smetterla con questo sistema che finisce
per tener fuori le associazioni più meritevoli".
Un ultimo attacco Corazza lo riserva alle mancate indicazioni
della maggioranza di governo rispetto alle politiche da adottare
da parte degli enti locali, a proposito della loro partecipazione
alle società multiutility: con la nuova legge nazionale, dal
prossimo anno molti servizi, a partire dal trasporto pubblico
locale fino alla gestione dell'acqua e dei rifiuti, dovrebbero
andare a gara. "A livello regionale - ha detto - la Giunta non ha
dato alcuna indicazione su come intendesse muoversi pertanto, a
meno che non si approvi con urgenza una legge che reintroduca
alcuni criteri di controllo pubblico del sistema, potrebbero
generarsi notevoli perdite in capo a quei Comuni e Province che
oggi detengono partecipazioni in queste società e che dal
prossimo anno potrebbero non gestire più alcun servizio perdendo
valore".
Infine, il capogruppo dell'Idv lancia l'idea di un bilancio di
responsabilità sociale per "una valutazione etica dei
comportamenti che tenga in considerazione - ad esempio - anche
l'opportunità di una diminuzione dei costi della politica e le
politiche sul personale, proprio nell'ottica di una maggiore
responsabilità della figura pubblica della Regione".