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PD: Pupulin, aperture domenicali, non a soluzioni raffazzonate

21.10.2010
17:45
(ACON) Trieste, 21 ott - COM/ET - "La Giunta Tondo, nonostante i dissensi espressi dalla Lega Nord, intende nuovamente cambiare posizione sulle aperture domenicali degli esercizi commerciali. Le modifiche, già presentate e poi stralciate dal centro destra in Consiglio regionale, aumentano il numero di aperture ben al di là di quelle che nella media si erano verificate con la contestata norma dell'esecutivo Illy".

Il consigliere regionale del PD Paolo Pupulin commenta la possibile variazione del numero di aperture festive e segnala come l'attuale situazione sia diventata ingestibile a causa delle troppe eccezioni.

"È necessario un confronto diretto con i sindacati e le imprese prima di modificare norme che tanta confusione e conflitti hanno già generato", afferma il consigliere.

"Le questioni da affrontare sono chiare. Non ci sono solo da valutare i problemi legati alla concorrenza nelle zone di confine, ma anche quelli più rilevanti come sostenere una presenza commerciale e dei servizi nei centri storici delle città, in particolare quelle di maggiori dimensioni, vista le criticità sempre maggiori denunciate dagli operatori commerciali e dei servizi.

"A nessuno di questi nodi si può sfuggire, ma - evidenzia l'esponente dell'opposizione - per la maggior parte essi non sono legati alle aperture festive. I dipendenti e i sindacati chiedono anche l'applicazione certa delle norme sulle festività obbligatorie, soggette nei fatti (anche quelle più simboliche come le festività natalizie e il 1° maggio ) a più di una eccezione. Si chiede anche di rendere legge il numero massimo di chiamate al lavoro nelle giornate festive per il singolo dipendente.

"La soluzione di queste delicate questioni deve essere affidata - sostiene Pupulin - sia al Consiglio che alla contrattazione e concertazione tra le parti sociali. Dovrebbero essere previste, nella stessa normativa, anche forme di sostegno o di penalizzazione che rafforzino intese tra sindacato e imprese".

Per Pupulin si può dunque lavorare per una normativa che intrecci vincoli precisi, forte contrattazione sociale e buona regolamentazione.

"Rappresenterebbe la possibilità di una nuova stagione per una più efficiente e flessibile organizzazione di un settore come quello del commercio, che deve fare i conti con una sensibile diminuzione dei consumi".