Pens: Ferone, no a chiusura punti nascita Gorizia e Latisana
(ACON) Trieste, 25 ott - COM/AB - La qualità e la sicurezza dei
punti nascita sono importantissime, come pure lo è prevenire
quella che, comunemente, viene definita malasanità, ma non
ritengo credibile che il problema riguardi i punti nascita di
Gorizia e Latisana che, anche se non toccano neppure i 500 parti
all'anno, hanno sinora garantito la massima sicurezza. Del resto,
se così non fosse, proprio l'assessore Kosic avrebbe sicuramente
già disposto da tempo la loro chiusura.
La presa di posizione è del consigliere regionale del Partito
Pensionati Luigi Ferone, a detta del quale la chiusura di questi
due punti nascita creerebbe un devastante disagio sociale e
morale fra la popolazione interessata, dal momento che si tratta
di due località strategiche che servono una vasta area e non è
pensabile che non si possa più nascere a Gorizia e Latisana.
Gorizia, sia per quanto concerne la sanità che per tutta una
serie di problematiche, è la Cenerentola della nostra regione e
nei suoi confronti non vi è l'attenzione necessaria per risolvere
i tanti problemi che l'affliggono. Questa sorta di cancellazione
anagrafica prelude forse allo smembramento della Provincia di
Gorizia?
Anche il punto nascita di Latisana rappresenta una realtà
strategica per il territorio - ha sottolineato il rappresentante
del Partito Pensionati - ed è assurdo solo pensare alla sua
soppressione.
Invece di pensare a cancellare questi due punti nascita li si
potenzi con opportuni investimenti e li si renda più sicuri. Non
credo affatto che i problemi della sanità della nostra regione
siano legati alla cancellazione o meno dei punti nascita di
Gorizia e Latisana - ha concluso Ferone. Il Partito Pensionati
non si schiera fra i tiratori scelti che intendono colpire Kosic,
ma forse un sereno confronto dell'assessore con tutte le parti
politiche e con le realtà sociali dei territori interessati
sarebbe più che opportuno.