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Pens: Ferone, no a chiusura punti nascita Gorizia e Latisana

25.10.2010
16:52
(ACON) Trieste, 25 ott - COM/AB - La qualità e la sicurezza dei punti nascita sono importantissime, come pure lo è prevenire quella che, comunemente, viene definita malasanità, ma non ritengo credibile che il problema riguardi i punti nascita di Gorizia e Latisana che, anche se non toccano neppure i 500 parti all'anno, hanno sinora garantito la massima sicurezza. Del resto, se così non fosse, proprio l'assessore Kosic avrebbe sicuramente già disposto da tempo la loro chiusura.

La presa di posizione è del consigliere regionale del Partito Pensionati Luigi Ferone, a detta del quale la chiusura di questi due punti nascita creerebbe un devastante disagio sociale e morale fra la popolazione interessata, dal momento che si tratta di due località strategiche che servono una vasta area e non è pensabile che non si possa più nascere a Gorizia e Latisana. Gorizia, sia per quanto concerne la sanità che per tutta una serie di problematiche, è la Cenerentola della nostra regione e nei suoi confronti non vi è l'attenzione necessaria per risolvere i tanti problemi che l'affliggono. Questa sorta di cancellazione anagrafica prelude forse allo smembramento della Provincia di Gorizia?

Anche il punto nascita di Latisana rappresenta una realtà strategica per il territorio - ha sottolineato il rappresentante del Partito Pensionati - ed è assurdo solo pensare alla sua soppressione.

Invece di pensare a cancellare questi due punti nascita li si potenzi con opportuni investimenti e li si renda più sicuri. Non credo affatto che i problemi della sanità della nostra regione siano legati alla cancellazione o meno dei punti nascita di Gorizia e Latisana - ha concluso Ferone. Il Partito Pensionati non si schiera fra i tiratori scelti che intendono colpire Kosic, ma forse un sereno confronto dell'assessore con tutte le parti politiche e con le realtà sociali dei territori interessati sarebbe più che opportuno.