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CR: amministratori sostegno, relatore minoranza Colussi (3)

26.10.2010
12:00
(ACON) Trieste, 26 ott - ET - Sottoscritta da consiglieri rappresentanti forze politiche sia di maggioranza che di opposizione, questa proposta intende raggiungere l'obiettivo di favorire la piena attuazione nell'intero territorio regionale del nuovo istituto giuridico dell'amministrazione di sostegno.

Il raggiungimento di questo obiettivo e l'efficacia della legge stessa saranno conseguiti - ha sostenuto il relatore di minoranza Piero Colussi (Citt) - se le disposizioni si riveleranno funzionali a implementare su tutto il territorio regionale una piena sinergia dei vari attori che danno impulso al servizio: uffici giudiziari statali, Servizi sociali comunali e mondo del volontariato.

Come attestato da alcune esperienze pilota nella nostra regione, solo l'integrazione strutturata e permanente tra giudici tutelari, servizi sociali e associazioni del volontariato è in grado di garantire uno dei principali elementi necessari all'affermazione dell'amministrazione di sostegno e cioè l'informazione ai potenziali amministratori.

Infatti, solo adeguatamente informate e formate si potranno reperire risorse umane disponibili ad assumere il ruolo di amministratore di sostegno benché estranee alla sfera familiare del beneficiario (necessità che si ravvisa in caso di carenza o inidoneità delle risorse umane familiari).

Dopo la presentazione della proposta di legge e a seguito dell'attività istruttoria svolta dalla Commissione è emersa l'opportunità che la rete tra gli attori del sistema sia prima di tutto una rete locale, potremmo dire una rete d'ambito.

In sospeso invece la questione riguardante il procedimento per la nomina dell'amministratore di sostegno: l'effettua il presentatore o è necessario rivolgersi a un legale? Secondo Colussi, l'obbligo di ricorrere a un legale va contro sentenze della Cassazione e per questa ragione ha preannunciato un emendamento soppressivo della previsione dell'attivazione di interventi economici a favore delle persone che versano in stato di disagio economico che non sono in grado di sostenere gli eventuali oneri conseguenti alla nomina dell'amministratore di sostegno.

Un'ulteriore modifica è stata suggerita da Colussi: i soggetti del privato sociale che gestiranno in convenzione le attività di sportello potranno continuare a svolgere tale attività presso le loro sedi e, nel caso già svolgano le attività di sportello, potranno essere beneficiarie degli interventi di sostegno attuati dalla direzione regionale competente, anche nel caso in cui gli statuti di tali soggetti non prevedano esplicitamente la promozione della figura dell'amministratore di sostegno.

(segue)