Pdl: Colautti su nucleare, Krsko e energie alternative
(ACON) Trieste, 26 ott - COM/AB - "L'atteggiamento
antiprogressista che sta connotando il PD contro l'opzione del
nucleare conferma, una volta di più, che il fantomatico progresso
evocato a più riprese in realtà è una scatola vuota, perché è
contraddittorio dichiararsi per il progresso, l'avanzamento
scientifico, il contenimento dei costi energetici, e poi remare
conto il progetto della joint venture con la Slovenia".
Ad affermarlo è il consigliere regionale del Pdl e presidente
della IV Commissione Alessandro Colautti, che nella sua analisi
aggiunge che "chi è pregiudizialmente contrario in realtà si
schiera dalla parte di chi vuole arrestare il progresso e,
onestamente, in questi tempi abbiamo un disperato bisogno di
innovazioni,anche nel campo dei rifornimenti energetici".
Per Colautti, coloro che ventilano rischi Chernobyl, in realtà
"ricorrono ad argomentazioni retrò e non più attuali oggi, vista
l'ampia gamma di garanzie e la rete di monitoraggio". Il
consigliere non ha dubbi: "La nostra partecipazione al raddoppio
della centrale di Krsko, voluta dal presidente Tondo,
personalmente ritengo possa aprire uno scenario di collaborazione
unico che deve essere contemporaneamente interpretato anche come
una forma di vigilanza sulla sicurezza, in nome delle politiche
Ue".
Come dire, "meglio più menti al lavoro che coordinino e
controllino gli aspetti di safety e security", precisa Colautti
appoggiando la linea del governatore.
Il presidente della IV Commissione non nasconde che il nucleare
non può essere la sola chance "nel senso che si deve puntare su
più opzioni energetiche (fotovoltaico, eolico), visto che il
futuro - e questo nel Piano regionale dell'energia entrerà
sicuramente - parla più linguaggi energetici in nome di un mix di
soluzioni. La Regione, dal canto suo, ha promosso e continuerà a
promuovere le energie alternative".