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Pdl: Colautti su nucleare, Krsko e energie alternative

26.10.2010
14:15
(ACON) Trieste, 26 ott - COM/AB - "L'atteggiamento antiprogressista che sta connotando il PD contro l'opzione del nucleare conferma, una volta di più, che il fantomatico progresso evocato a più riprese in realtà è una scatola vuota, perché è contraddittorio dichiararsi per il progresso, l'avanzamento scientifico, il contenimento dei costi energetici, e poi remare conto il progetto della joint venture con la Slovenia".

Ad affermarlo è il consigliere regionale del Pdl e presidente della IV Commissione Alessandro Colautti, che nella sua analisi aggiunge che "chi è pregiudizialmente contrario in realtà si schiera dalla parte di chi vuole arrestare il progresso e, onestamente, in questi tempi abbiamo un disperato bisogno di innovazioni,anche nel campo dei rifornimenti energetici".

Per Colautti, coloro che ventilano rischi Chernobyl, in realtà "ricorrono ad argomentazioni retrò e non più attuali oggi, vista l'ampia gamma di garanzie e la rete di monitoraggio". Il consigliere non ha dubbi: "La nostra partecipazione al raddoppio della centrale di Krsko, voluta dal presidente Tondo, personalmente ritengo possa aprire uno scenario di collaborazione unico che deve essere contemporaneamente interpretato anche come una forma di vigilanza sulla sicurezza, in nome delle politiche Ue".

Come dire, "meglio più menti al lavoro che coordinino e controllino gli aspetti di safety e security", precisa Colautti appoggiando la linea del governatore.

Il presidente della IV Commissione non nasconde che il nucleare non può essere la sola chance "nel senso che si deve puntare su più opzioni energetiche (fotovoltaico, eolico), visto che il futuro - e questo nel Piano regionale dell'energia entrerà sicuramente - parla più linguaggi energetici in nome di un mix di soluzioni. La Regione, dal canto suo, ha promosso e continuerà a promuovere le energie alternative".