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CR: Tondo comunica nuovo assetto Giunta, dibattito in Aula (8)

26.10.2010
16:12
(ACON) Trieste, 26 ott - AB - I nuovi assetti di Giunta sono stati comunicati al Consiglio regionale dal presidente Renzo Tondo, che ha specificato come tale operazione sia conseguente al cambiamento dell'organizzazione della struttura dell'Amministrazione, impostata dall'assessore Garlatti per rendere gli apparati più funzionali razionalizzando le competenze.

Dopo aver puntualizzato alcuni aspetti organizzativi relativi alle singole direzioni, Tondo ha ricordato il nuovo assetto dell'Esecutivo regionale.

Il vicepresidente della Giunta Luca Ciriani è assessore all'ambiente, energia e politiche per la montagna e ha la delega alla protezione civile.

Sandra Savino assessore alle finanze, patrimonio e programmazione.

Andrea Garlatti assessore alla funzione pubblica, autonomie locali e coordinamento delle riforme.

Elio De Anna assessore alla cultura, sport, relazioni internazionali e comunitarie.

Roberto Molinaro assessore all'istruzione, università, ricerca, famiglia, associazionismo e cooperazione.

Claudio Violino assessore alle risorse rurali, agroalimentari e forestali.

Riccardo Riccardi assessore alle infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale e lavori pubblici.

Federica Seganti assessore alle attività produttive, con delega alla polizia locale e sicurezza. Firmerà inoltre gli atti a i decreti riguardanti la costituzione delle Commissioni mercato all'ingrosso dei prodotti ortofrutticoli, delle carni e dei prodotti ittici e presiederà le Commissioni provinciali di vigilanza sul commercio all'ingrosso di detti prodotti.

Angela Brandi assessore al lavoro, formazione, commercio e pari opportunità.

Vladimir Kosic assessore alla salute, integrazione socio sanitaria e politiche sociali.

Il nuovo assetto di Giunta è operativo dal 16 ottobre scorso.

Subito dopo, Gianfranco Moretton (PD) ha sottolineato come questa riforma sia partita male, perché ha già trovato due scollature da parte del Governo amico che ha criticato le scelte sui vicedirettori e sull'aumento percentuale dal 10 al 20% della possibilità di attingere alla dirigenza esterna.

Si parla di riorganizzazione, ha affermato Roberto Antonaz (SA), ma il Rendiconto 2009 già evidenzia come siano state spese solo la metà delle risorse impegnate. Questo nuovo assetto, ultimo di continui cambiamenti intercorsi nei primi due anni di legislatura, rischia di aggravare ulteriormente la situazione.

Ci aspettavamo un ricambio di deleghe a metà legislatura Roberto Asquini (Misto), gli spostamenti - anche se funzionavano bene prima - sono finiti nelle mani di donne e uomini di valore. Spiace invece che non si sia intervenuti nella sanità, dove invece le polemiche aumentano giorno dopo giorno.

Questo valzer delle direzioni, così Alessandro Corazza (Idv), sta impantanando gli uffici e non sempre è stato dettato da criteri meritocratici. Alcuni passaggi di deleghe mascherano volontà politiche come quella di non procedere alla riforma del riparto dei fondi della cultura.

Con il rimodellamento complessivo delle deleghe, con questi spostamenti il presidente Tondo ha schiaffeggiato il concetto di valore. A sostenerlo, Mauro Travanut (DS) citando l'assessore Molinaro, che esce penalizzato da questa riforma pur avendo dimostrato grandissima competenza nelle materie che gli erano state assegnate prima.

Per Franco Baritussio (Pdl) il presidente Tondo è stato coraggioso e coerente con questa operazione complessiva di riforma della Regione per renderla più leggera, perché creerà più scontenti che contenti, ma razionalizzerà incarichi e carichi di lavoro.

Franco Brussa (PD) ha lamentato sul personale un'operazione esclusivamente di facciata: gli interinali, inizialmente 100, erano scesi a 50 e sono ritornati a 70; la riforma delle pensioni non è stata ancora attuata; la grande riforma delle PO si risolve nel riconoscere, praticamente agli stessi costi, non più 161 posizioni organizzative ma 90 funzionali. E le consulenze esterne sono arrivate a oltre 2 milioni e 600 mila euro quest'anno, quasi 9 milioni da inizio legislatura.

Piero Colussi (Citt) ha parlato di scontro di potere tra i poteri all'interno della maggioranza e di confusa e destabilizzante riorganizzazione dell'apparato regionale.

La maggioranza sta gestendo il peggior periodo economico da quando esiste la Regione, ha affermato Edoardo Sasco (UDC). La macchina regionale impone una riduzione dei costi e dovrà funzionare comunque. Sulle deleghe ha espresso perplessità sui cambiamenti che hanno riguardato l'assessore Molinaro, la cui competenza era riconosciuta da tutti e i risultati erano altrettanto positivi.

Daniele Galasso (Pdl) ha sostenuto che questa ristrutturazione è fatta nell'interesse generale, nell'interesse di tutti i cittadini, tutto il resto sono illazioni prive di fondamento.

(segue)