CR: Tondo comunica nuovo assetto Giunta, dibattito in Aula (8)
(ACON) Trieste, 26 ott - AB - I nuovi assetti di Giunta sono
stati comunicati al Consiglio regionale dal presidente Renzo
Tondo, che ha specificato come tale operazione sia conseguente al
cambiamento dell'organizzazione della struttura
dell'Amministrazione, impostata dall'assessore Garlatti per
rendere gli apparati più funzionali razionalizzando le
competenze.
Dopo aver puntualizzato alcuni aspetti organizzativi relativi
alle singole direzioni, Tondo ha ricordato il nuovo assetto
dell'Esecutivo regionale.
Il vicepresidente della Giunta Luca Ciriani è assessore
all'ambiente, energia e politiche per la montagna e ha la delega
alla protezione civile.
Sandra Savino assessore alle finanze, patrimonio e programmazione.
Andrea Garlatti assessore alla funzione pubblica, autonomie
locali e coordinamento delle riforme.
Elio De Anna assessore alla cultura, sport, relazioni
internazionali e comunitarie.
Roberto Molinaro assessore all'istruzione, università, ricerca,
famiglia, associazionismo e cooperazione.
Claudio Violino assessore alle risorse rurali, agroalimentari e
forestali.
Riccardo Riccardi assessore alle infrastrutture, mobilità,
pianificazione territoriale e lavori pubblici.
Federica Seganti assessore alle attività produttive, con delega
alla polizia locale e sicurezza. Firmerà inoltre gli atti a i
decreti riguardanti la costituzione delle Commissioni mercato
all'ingrosso dei prodotti ortofrutticoli, delle carni e dei
prodotti ittici e presiederà le Commissioni provinciali di
vigilanza sul commercio all'ingrosso di detti prodotti.
Angela Brandi assessore al lavoro, formazione, commercio e pari
opportunità.
Vladimir Kosic assessore alla salute, integrazione socio
sanitaria e politiche sociali.
Il nuovo assetto di Giunta è operativo dal 16 ottobre scorso.
Subito dopo, Gianfranco Moretton (PD) ha sottolineato come questa
riforma sia partita male, perché ha già trovato due scollature da
parte del Governo amico che ha criticato le scelte sui
vicedirettori e sull'aumento percentuale dal 10 al 20% della
possibilità di attingere alla dirigenza esterna.
Si parla di riorganizzazione, ha affermato Roberto Antonaz (SA),
ma il Rendiconto 2009 già evidenzia come siano state spese solo
la metà delle risorse impegnate. Questo nuovo assetto, ultimo di
continui cambiamenti intercorsi nei primi due anni di
legislatura, rischia di aggravare ulteriormente la situazione.
Ci aspettavamo un ricambio di deleghe a metà legislatura Roberto
Asquini (Misto), gli spostamenti - anche se funzionavano bene
prima - sono finiti nelle mani di donne e uomini di valore.
Spiace invece che non si sia intervenuti nella sanità, dove
invece le polemiche aumentano giorno dopo giorno.
Questo valzer delle direzioni, così Alessandro Corazza (Idv), sta
impantanando gli uffici e non sempre è stato dettato da criteri
meritocratici. Alcuni passaggi di deleghe mascherano volontà
politiche come quella di non procedere alla riforma del riparto
dei fondi della cultura.
Con il rimodellamento complessivo delle deleghe, con questi
spostamenti il presidente Tondo ha schiaffeggiato il concetto di
valore. A sostenerlo, Mauro Travanut (DS) citando l'assessore
Molinaro, che esce penalizzato da questa riforma pur avendo
dimostrato grandissima competenza nelle materie che gli erano
state assegnate prima.
Per Franco Baritussio (Pdl) il presidente Tondo è stato
coraggioso e coerente con questa operazione complessiva di
riforma della Regione per renderla più leggera, perché creerà più
scontenti che contenti, ma razionalizzerà incarichi e carichi di
lavoro.
Franco Brussa (PD) ha lamentato sul personale un'operazione
esclusivamente di facciata: gli interinali, inizialmente 100,
erano scesi a 50 e sono ritornati a 70; la riforma delle pensioni
non è stata ancora attuata; la grande riforma delle PO si risolve
nel riconoscere, praticamente agli stessi costi, non più 161
posizioni organizzative ma 90 funzionali. E le consulenze esterne
sono arrivate a oltre 2 milioni e 600 mila euro quest'anno, quasi
9 milioni da inizio legislatura.
Piero Colussi (Citt) ha parlato di scontro di potere tra i poteri
all'interno della maggioranza e di confusa e destabilizzante
riorganizzazione dell'apparato regionale.
La maggioranza sta gestendo il peggior periodo economico da
quando esiste la Regione, ha affermato Edoardo Sasco (UDC). La
macchina regionale impone una riduzione dei costi e dovrà
funzionare comunque. Sulle deleghe ha espresso perplessità sui
cambiamenti che hanno riguardato l'assessore Molinaro, la cui
competenza era riconosciuta da tutti e i risultati erano
altrettanto positivi.
Daniele Galasso (Pdl) ha sostenuto che questa ristrutturazione è
fatta nell'interesse generale, nell'interesse di tutti i
cittadini, tutto il resto sono illazioni prive di fondamento.
(segue)