CR: mozione PD su Burlo Garofolo Trieste e CRO di Aviano (9)
(ACON) Trieste, 26 ott - DT - Ridimensionamento qualitativo
dell'assistenza sanitaria, drastico impoverimento della capacità
di ricerca, conseguenze economiche negative, perdita certa dei
requisiti necessari al riconoscimento della qualifica di IRCCS,
acronimo che sta per Istituto di ricovero e cura a carattere
scientifico. E' il futuro prossimo del Centro di riferimento
oncologico (CRO) di Aviano e dell'ospedale infantile "Burlo
Garofolo" di Trieste come descritto da una mozione firmata da
tutti i consiglieri del PD, a partire dal capogruppo Gianfranco
Moretton.
Il ministero della Salute, si legge nella mozione, in diverse
note riguardanti il Piano sanitario e sociosanitario regionale
2010-2012 ha espresso con crescente allarmismo come le modalità
di programmazione delle attività di queste due strutture mettano
in serio rischio la sussistenza dei requisiti richiesti dalla
normativa per il mantenimento della qualifica di IRCCS. Modalità
di programmazione che, sostiene il Piano, deve essere definita
obbligatoriamente d'intesa con le altre Aziende di area vasta e i
privati accreditati (con il coordinamento della Direzione
centrale) privilegiando però la migliore scelta sotto il profilo
dell'efficienza e dell'efficacia.
Secondo il Partito Democratico, proprio questa previsione mette a
rischio la permanenza in seno agli IRCCS di strutture operative e
di funzioni che si rivelano essenziali ad attrarre e trattenere
risorse umane di alta qualità, senza le quali i livelli di
assistenza e ricerca inevitabilmente si ridurrebbero,
determinando la perdita della qualifica di IRCCS. Il che vorrebbe
dire essere assorbiti dalle Aziende ospedaliere con conseguente
danno ai cittadini (come qualità dei servizi erogati) e al
Servizio sanitario regionale (in termini di minori entrate dovute
alla capacità di attrarre utenza).
"CRO e Burlo - ha sottolineato Lupieri illustrando la mozione
all'Aula - avrebbero bisogno di un rilancio e di un supporto. Per
questo chiediamo alla Giunta di impegnarsi a modificare il Piano
sociosanitario dando ai due IRCCS pubblici regionali il ruolo di
coordinamento in sede di programmazione delle funzioni inerenti
le rispettive discipline, e a pensare a una strategia di
sviluppo".
(segue)