Idv: Corazza, un valzer dannoso il rimpasto della Giunta
(ACON) Trieste, 26 ott - COM/AB - Sulle comunicazioni del
presidente della Regione Renzo Tondo relative al nuovo assetto
della Giunta, il capogruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio
regionale Alessandro Corazza afferma che "il valzer delle
direzioni sta creando un danno all'Amministrazione, andando a
rallentare i lavori degli uffici, e comporta un alto costo in
quanto non va dimenticato che nella scorsa legge di manutenzione,
pur di far quadrare i giochi, è stata prevista la possibilità di
nominare due vice direttori per direzione ed è stato fatto un
pessimo gioco coi pensionamenti, pagati dalla collettività, e con
le chiamate in comando.
"Il rimpasto di deleghe in Giunta - aggiunge - è sintomatico di
problemi politici nella maggioranza, che peraltro non sembrano
aver trovato pace nemmeno ora. E' una navigazione a vista quella
di questa Giunta, nella quale a un assessore viene data una
delega piuttosto che un'altra non in virtù di particolari
competenze, ma a seconda degli interessi che il suo partito nutre
su quel tema e, nei casi peggiori, per questioni di mero potere,
come dimostra il caso dell'Assessore Alessia Rosolen, esclusa
dalla Giunta per questioni di potere tutte interne al Pdl
triestino.
"Un rimpasto che toglie peso politico al presidente Tondo, troppo
succube delle logiche dei partiti, che fa capire come questo
governo manchi di un forte mandato politico-programmatico e
navighi a vista, più rivolto agli interessi dei singoli che a
quello generale. Un esempio su tutti è il caso della delega alla
cultura: l'assessore uscente Molinaro aveva presentato una
proposta di legge per mettere in sicurezza i riparti sulla
cultura dopo i rilievi di illegittimità sollevati della Corte dei
conti e dopo la sentenza della Consulta che ha dichiarato
incostituzionali le tabelle della cultura fatte, analogamente a
quanto avviene da noi, nella legge finanziaria della Regione
Lazio. Il passaggio della delega all'assessore De Anna sta a
significare la rinuncia a voler riformare il sistema, come era
invece nelle intenzioni del vecchio assessore.
"Le vere vittime - ha concluso Corazza - saranno le associazioni
che, non avendo un referente in Consiglio regionale, resteranno
sempre più a bocca asciutta nonostante abbiano presentato
regolare domanda di contributo per i loro programmi e progetti
culturali".