CR: approvata legge rendicontazione sociale, fine lavori (12)
(ACON) Trieste, 26 ott - MPB - La proposta di legge per la
promozione della rendicontazione sociale nelle amministrazioni
del Friuli Venezia Giulia, a partire dalla stessa Regione, è
stata approvata con 36 sì e due astensioni.
Il testo, che era stato votato all'unanimità in V Commissione
dal cui vaglio era uscita senza modifiche, porta la firma di
Antonio Pedicini (Pdl) e Franco Brussa (PD), relatori per l'Aula
ed è sottoscritto anche dai consiglieri Annamaria Menosso (PD),
Maurizio Salvador (UDC), Piero Tononi (Pdl) e Roberto Antonaz
(SA-PRC). Due sole le modifiche apportate dagli stessi relatori.
Costruito sulle direttive ministeriali della Funzione pubblica,
il testo - hanno ricordato Pedicini e Brussa - si propone, data
la crescente diffusione della pratica della rendicontazione
sociale sia tra gli attori privati che pubblici, di rispondere
all'esigenza di "accountability", ovvero di "rendere conto" da
parte di coloro che rivestono ruoli di responsabilità nei
confronti della società o delle parti interessate al loro
operato, e ciò attraverso l'adozione di documenti come il
bilancio sociale annuale o di mandato, o il bilancio ambientale,
o quello di genere.
Nelle amministrazioni pubbliche, il rendere conto si traduce -
hanno spiegato - nella comunicazione trasparente, esaustiva e
concretamente accessibile alle comunità di riferimento, del
valore economico e sociale creato, correlandolo al valore delle
risorse impiegate.
Questi gli obiettivi fissati al primo dei sette articoli che
compongono il testo di legge. Per uniformare i processi di
rendicontazione sociale dal punto di vista dell'elaborazione
tecnica e dell'analisi dei dati da cui scaturiscono i relativi
documenti, si definiscono le linee guida incentrate su alcuni
criteri cardine tra cui quello della volontarietà dell'adozione
degli strumenti di rendicontazione e quello della gradualità
nell'introduzione di tali processi.
Per promuovere le forme di rendicontazione sociale,
l'Amministrazione regionale organizza direttamente e sostiene
iniziative di formazione e di assistenza tecnica per gli
operatori pubblici, anche interni, addetti a trattare le materie
pertinenti a questo tema. A sostegno dell'attività di
rendicontazione sociale sono previsti contributi agli enti che
intendano intraprendere questa strada. Le assegnazioni
finanziarie avvengono sulla base dei programmi organici.
L'Amministrazione regionale ha il compito di vagliare i singoli
programmi e stilare una graduatoria mediante valutazione
comparata dei programmi stessi, sulla base di parametri oggettivi
predeterminati. Le iniziative di rendicontazione sociale
realizzate vengono quindi monitorate dal Comitato per la
legislazione, il controllo e la valutazione del Consiglio
regionale e gli atti pubblicati sul sito web del Consiglio.
Si prevede che il Comitato per la legislazione - sentito, come
stabilito con emendamento, il Consiglio delle Autonomie locali -
rediga un rapporto annuale sulla rendicontazione sociale e che lo
presenti al Consiglio regionale entro il 31 ottobre di ogni anno
per fornire un'analisi dei processi messi in atto dalle pubbliche
amministrazioni e una base per la valutazione della loro
efficacia in relazione alle finalità proprie della legge.
L'altro emendamento riguarda la norma finanziaria e fissa un
impegno finanziario complessivo di 200 mila euro, di cui 50 mila
per l'anno 2010 per la formazione e l'assistenza tecnica e 150
mila per contributi agli enti locali che adottino forme di
rendicontazione sociale.
I lavori dell'Aula riprenderanno domani alle ore 10.00 con il
Question time.
(fine)