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UDC: Salvador, no al declassamento della sede INAIL di Pordenone

27.10.2010
13:34
(ACON) Trieste, 27 ott - COM/ET - "Auspico un intervento del presidente della Regione e dell'assessore Brandi presso l'Inail nazionale affinché riveda la decisione di declassare la sede di Pordenone da A a B".

Lo sottolinea il consigliere regionale dell'UDC Maurizio Salvador, che ha presentato un'interrogazione evidenziando le conseguenze negative della decisione.

L'amministrazione regionale - così ha spiegato la Giunta - ha sentito il direttore regionale dell'Inail, il quale ha precisato che si tratta di una riorganizzazione prevista per legge a livello nazionale che stabilisce, in una logica di contenimento di costi e di razionalizzazione, un accorpamento di alcune direzioni provinciali. In questo piano la sede di Gorizia viene accorpata a quella di Trieste e quella di Pordenone a Udine. Il direttore regionale avrebbe assicurato che non ci saranno diminuzioni di attività o problemi per gli utenti.

"Non sono soddisfatto dalla risposta, che nulla aggiunge rispetto a quello che già conosciamo - ha replicato Salvador - perciò mi auguro che un intervento autorevole della Regione possa portare i vertici nazionale dell'Inail a riconsiderare la decisione. Pordenone, negli anni passati, è stata privata di una serie di servizi come la Banca d'Italia, le sedi territoriali dell'Enel e della Telecom e altro ancora. Ora è la volta della sede Inail, che viene declassata con il rischio di mettere in pericolo il servizio di prevenzione sugli infortuni sul lavoro che ha dato risultati importanti in questi ultimi anni, in una provincia che è il riferimento regionale per l'industria e tra le zone più industrializzate d'Italia. Credo - conclude Salvador - che la nostra Regione non possa rimanere indifferente rispetto a questa problematica".