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CR: no a petizione su doposcuola nel Comune di PN, passa odg (3)

27.10.2010
16:54
(ACON) Trieste, 27 ott - DT - Il Consiglio regionale non ha accolto la petizione sul doposcuola nel Comune di Pordenone, ma ha detto sì all'unanimità (38 voti) a un ordine del giorno trasversale (firmato da Codega, Menis, Moretton e Travanut per il PD, Camber, Novelli e Baritussio per il Pdl, Sasco dell'UDC, Corazza di Idv, e Colussi per i Cittadini) in cui si invita la Giunta a inserire nel Piano degli interventi per lo sviluppo dell'offerta formativa scolastica anche l'area del potenziamento didattico nella scuola primaria, che potrà essere svolto sotto forma di un rinforzo, quantitativo e qualitativo, e in ore mattutine e pomeridiane.

Che è poi quello che nella sostanza chiedeva il comitato genitori di Pordenone nella sua petizione all'Assemblea: l'istituzione del doposcuola nelle elementari del capoluogo della Destra Tagliamento.

Un doposcuola accreditato e qualificato - specificava la petizione - che promuovesse la continuità educativa tra le diverse esperienze formative offerte dalle discipline curricolari, legato al contesto dell'esperienza territoriale, che concorresse allo sviluppo culturale e sociale dei bambini accrescendone le opportunità, le conoscenze e le competenze.

Ma la petizione sottolineava pure l'importanza dell'azione educativa svolta dall'ambiente scolastico della scuola primaria, ambiente che risponde alle esigenze dei bambini e allo stesso tempo garantisce alle famiglie la sicurezza di affidare i piccoli a personale qualificato in un ambiente controllato.

Per Franco Codega (PD), che ha illustrato la petizione all'Aula in qualità di relatore di maggioranza assieme ad Antonaz (SA-PRC), Colussi (Citt) e Corazza (Idv), questo documento esprime la preoccupazione della necessità di mantenere alta la qualità della scuola. Rinforzare la didattica, questo vogliono le famiglie in un Paese che ha un numero di laureati tra i più bassi in Europa e un forte tasso di abbandono scolastico.

Roberto Antonaz ha ricordato come il Comune di Pordenone abbia denunciato la difficoltà nel reperire le risorse per attuare il doposcuola. Forse sarebbe bastato impegnare uno dei 32 milioni spesi nella sicurezza per garantire il doposcuola a tutto il Friuli Venezia Giulia.

Contenuti condivisibili anche per Alessandro Corazza. La competenza non è esclusiva della Regione? La Giunta potrebbe intervenire comunque recuperando la valenza politica della petizione.

Per Edoardo Sasco (UDC), relatore di minoranza, la petizione è rivolta al Consiglio che però non ha alcuna possibilità di istituire corsi di questo genere, non ne ha le competenze amministrative. Chi le possiede è il Comune di Pordenone. L'Aula può prendere atto della richiesta ma non può accoglierla.

La petizione, certo, è imprecisa ma è opportuno che l'Assemblea ne parli perché è la sostanza che ci interessa, ha dichiarato Piero Colussi. Meglio un ordine del giorno che dia risposta ai genitori e non solo di Pordenone, ma di tutta la regione.

Alessandro Tesini (PD) ha ricordato come nel nostro sistema formativo sia acclarata la presenza di vere e proprie eccellenze a ogni livello, soprattutto per quanto concerne la fascia primaria. E poi, riferendosi ai 32 milioni di euro investiti nella sicurezza, ha affermato che se è importante sentirsi sicuri, è altrettanto importante che dalla scuola escano cittadini educati, persone preparate in grado di affrontare al meglio la vita.

(segue)