CR: approvato Rendiconto 2009 (1)
(ACON) Trieste, 28 ott - ET/DT - L'Aula ha accolto il disegno
di legge del Rendiconto 2009 a schieramenti compatti: 28 i sì,
tutti della maggioranza, 20 i no dell'opposizione. Nessun
astenuto.
Al termine delle repliche dei relatori è intervenuta l'assessore
alle Finanze Sandra Savino.
Abbiamo dato tutte le risposte che ci sono state chieste, sia
tecniche che politiche. Queste ultime si esauriscono rimarcando
che la volontà della Giunta e della maggioranza è stata di
mettere la persona al centro della politica regionale, come
testimoniato dall'ingente sforzo compiuto con il Fondo anticrisi,
i 400 milioni di euro messi a disposizione delle aziende. Al 30
giugno sono pervenute 2151 domande, anche grazie al fatto che la
Regione Friuli Venezia Giulia è stata tra le prime in Italia a
recepire le normative europee sugli aiuti temporanei.
Un ulteriore atto politico molto importante sono i 30,84 milioni
di euro stanziati per gli ammortizzatori in deroga e le politiche
attive del lavoro.
L'assessore ha anche rimarcato il grande sforzo compiuto
dall'Amministrazione regionale per gestire la straordinarietà del
Fondo, la redazione della Finanziaria 2010 e 2011, oltre al
grande lavoro di ricognizione compiuto sugli oltre 2 miliardi di
euro di residui.
Nelle dichiarazioni di voto, per Roberto Asquini (Misto) il voto
è favorevole se non fosse per due punti: che parliamo del
passato, e quindi il voto è poco utile, e che ci sono assessorati
che hanno lavorato bene e altri male.
Per Franco Baritussio (Pdl) è il primo consuntivo che ci permette
di misurare gli effetti di crisi che hanno portato a minori
entrate per 500 milioni. Questo è il dato eclatante. Si è
lavorato, e bene, sugli ammortizzatori sociali, a sostegno delle
imprese, si è abbattuto il debito, e si è avviata un'importante
azione di recupero del gettito IRPEF versato fuori dalla regione.
Da parte dell'opposizione, Franco Brussa (PD) ha ribadito
l'importanza di un momento di verifica dell'azione maggioranza
qual è il Rendiconto. I numeri però inchiodano il centrodestra:
non ha rinnovato l'apparato burocratico, non c'è stato il salto
di qualità rispetto alle minori risorse, pessima la gestione
della sanità, e si è data una risposta umiliante sul fronte delle
politiche comunitarie e internazionali.
Igor Kocijancic (SA) ha rilevato che non c'è stato confronto con
gli assessori in Aula, e questa è la dimostrazione di un
disinteresse reiterato per quello che si discute tanto in
Commissione quanto in Consiglio.
Si dà troppa poca importanza a questo documento, ha annotato
anche Alessandro Corazza (Idv). Bisogna riformare le norme sulla
cultura e massima attenzione, soprattutto al quadro finanziario,
agli enti locali.
Voto negativo per due motivi, ha spiegato Piero Colussi (Citt): i
rilievi della Corte dei conti (per spese autorizzate senza il
controllo della Ragioneria e per i poco trasparenti procedimenti
contributivi alla cultura) e la scarsa capacità di impegno dei
programmi di spesa (si è passati dall'80,72% della Giunta Illy al
77%).
Secondo Maurizio Salvador (UDC), l'esame del Rendiconto ci
consente di capire i limiti dell'azione di governo e quindi di
valutare i miglioramenti da apportare. Questo però va fatto con
un approccio non di tipo demagogico o strumentale.
(immagini tv)
(segue)