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CR: sì legge contributi digitale terrestre e fine lavori (4)

28.10.2010
14:51
(ACON) Trieste, 28 ott - RC - Dopo un veloce passaggio in mattinata in IV Commissione, anche l'Aula ha esaminato e accolto - con le sole astensioni di Corazza (IdV) e Pustetto (SA-SEL) - la proposta di legge presentata dai consiglieri Galasso (Pdl), Moretton (PD), Narduzzi (LN), Sasco (UDC), Kocijancic (SA-PRC), Asquini (Misto) e Colussi (Citt) per garantire il segnale televisivo digitale in montagna. E' una proposta di legge con carattere d'urgenza - ha spiegato il primo firmatario - per sostenere economicamente l'adeguamento degli impianti di trasmissione in aree particolarmente disagiate della montagna, al momento del passaggio dal sistema analogico a quello digitale terrestre. L'urgenza deriva dalla data fissata per il passaggio (tra il 3 e il 15 dicembre prossimi), ma anche per l'avanzare dell'inverno dato che eventuali nevicate impedirebbero i lavori.

A oggi, in quelle zone vi sono diversi ripetitori di proprietà delle Comunità montane che presto non saranno più adeguati - ha aggiunto. L'intenzione è di dare contributi alla Rai (sino a un massimo totale di 700mila euro) affinché realizzi i necessari interventi che garantiranno la copertura delle aree che, altrimenti, non riceverebbero più il segnale. Gli impianti, comunque, resteranno in capo agli attuali proprietari. Le modalità saranno decise con delibera di Giunta, sentito il Comitato regionale per le comunicazione (Corecom).

Unico relatore di minoranza, Corazza, contrario all'urgenza non perché non ci sia, ma perché c'erano gli estremi per intervenire in tempo ed è doveroso chiedersi chi non ha operato a dovere, ovvero i commissari delle Comunità montane che per tre volte erano già stati sollecitati in tal senso dal Corecom.

Sostenere un intervento satellitare con le parabole - ha aggiunto - sarebbe costato di meno; teniamo in considerazione anche le emittenti locali e in futuro la banda larga per il wireless. A tal proposito, aveva presentato un ordine del giorno che, però, l'Aula ha poi bocciato a maggioranza.

Il cambiamento dall'analogico al digitale è cosa nota da oltre un anno. Ciò rende incomprensibile l'urgenza di questa legge - così anche da parte di Pustetto. I commissari delle Comunità montane non hanno lavorato a dovere, forse andrebbero cambiati.

Finalmente si è arrivati a questo provvedimento che limiterà i disagi del passaggio al digitale - ha invece detto Salvador (UDC). Si tratta di un'operazione complessa specie in montagna, e il presidente Tondo aveva garantito un lavoro che avrebbe portato alla maggiore copertura possibile del segnale.

Per Della Mea (PD), sono recepite le segnalazioni dei cittadini, alle quali si era già cercato di dare risposta sollecitando la Giunta con delle interrogazioni. Si spera bastino le risorse, l'importante è partire con l'intervento che, per fortuna, pare sarà rapido perché dove è già arrivata la neve non si potrà operare.

Asquini spera che in Finanziaria si trovi lo spazio per sostenere ulteriormente le emittenti locali che già trasmettono informazione inerente il nostro territorio. Si è detto favorevole agli ordini del giorno sia di Pdl, LN e UDC, sia quello preparato da Agnola di IdV.

Ed è proprio quest'ultimo che ne ha spiegato i contenuti: l'impegno che si chiede alla Giunta è di adoperarsi presso gli enti locali, in particolare le Comunità montane, che possiedono impianti di trasmissione affinché questi possano essere utilizzati anche dalle emittenti private, favorendo il posizionamento degli impianti delle emittenti stesse.

Bene nasca la legge - ha detto Baritussio (Pdl) - perché non ci devono essere cittadini di serie B per l'accesso al servizio televisivo pubblico e dunque informativo. La Regione agisce senza colpe politiche.

Narduzzi (LN) ha spiegato l'ordine del giorno n. 3 che lo vede primo firmatario con Galasso, Sasco e Asquini: si impegna la Giunta a prevedere, nella prossima Finanziaria regionale, sostegno alle emittenti televisive locali e private affinché anche loro possano garantire il segnale nelle aree svantaggiate. Il documento è poi stato approvato con 28 sì e 19 contrari.

Per Gabrovec (PD-SSk) la presenza della Rai è importante, ma non un punto fondamentale per i cittadini. La carenza del segnale era già nota con l'analogico. La Regione in passato aveva già stanziato fondi per questo, ma non sono stati mai sfruttati a pieno.

Infine Codega (PD) ha sottolineato che parlare di emittenti private senza specificare che sono locali può portare a sostenere emittenti nazionali, cosa che lo vede contrario. Così come è contrario all'ordine del giorno n. 3 perché significa sostenere realtà televisive politicamente schierate.

Se la legge ha infine registrato i voti favorevoli trasversali di 44 consiglieri e 2 astensioni, l'ordine del giorno di Agnola firmato trasversalmente ha registrato 24 sì giunti dai banchi del centro-sinistra ma anche dell'UDC, di Asquini e Ballaman (Misto), che sono bastati per superare i 22 no di Pdl e LN. Accolto poi dalla sola maggioranza - questa volta compatta - l'ordine del giorno di Bucci e firmato da molti colleghi del Pdl, della Lega Nord e dell'UDC, oltre a Ballaman, uguale negli impegni a quello di Agnola.

Con le votazioni, il presidente Franz ha dichiarato conclusi i lavori.

(fine)