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Idv: Corazza, no a relazione su legge regionale comunitaria

28.10.2010
17:33
(ACON) Trieste, 28 ott - COM/RC - Il Friuli Venezia Giulia sta diventando incapace di rappresentare i propri interessi in Europa, preferisce eludere o difendersi dal diritto comunitario invece che attuarlo, a partire dai grandi temi ambientali e della salute dei cittadini.

E' questo il commento lapidario di Alessandro Corazza, consigliere regionale di Italia dei valori, per il quale la relazione sullo stato di conformità dell'ordinamento regionale al diritto comunitario presentata in Aula rappresenta una scelta allarmante rispetto alla consueta apposita legge che veniva presentata.

Corazza, da relatore di minoranza ha stigmatizzato la volontà politica del centro-destra di non recepire compiutamente le direttive europee, facendo vedere come chi governa il Friuli Venezia Giulia non solo non sia interessato alla dimensione europea, ma ne sembri addirittura infastidito.

Le materie che, però, andavano recepite con legge c'erano eccome - ricorda Corazza: non ci si è ancora adeguati correttamente alle misure minime di conservazione degli habitat e degli uccelli selvatici previste da due specifiche direttive comunitarie, così come per la perimetrazione dei siti SIC, ancora insufficiente.

Questo atteggiamento - così ancora il capogruppo di Idv - dimostra ancora una volta l'incapacità della Regione di influire nella fase ascendente del diritto comunitario, dove dovrebbero essere rappresentati i nostri interessi, preferendo invece difendersi dalle normative europee disapplicandole, esponendoci così a ingenti sanzioni. Un atteggiamento miope che ci allontana sempre di più dall'Europa relegandoci a un ruolo marginale.

Inoltre, per Corazza la Regione continua a temporeggiare o a non prendere nella dovuta considerazione casi che hanno gravi ricadute sulla salute umana, sull'ambiente e sulla qualità dell'aria, come il rigassificatore di Zaule (TS) e il relativo gasdotto, dove ci sono elementi poco chiari sulla modalità d'espletamento della procedura di VIA e sul progetto che presenta numerose lacune e criticità anche sulla sicurezza, o come la Ferriera di Servola (TS) dove è ora di fare chiarezza sul mancato rispetto delle direttive sulla prevenzione e riduzione dell'inquinamento atmosferico e sui conseguenti sforamenti dei valori limite delle emissioni. A questo proposito la Giunta non ha ancora risposto alle sue puntuali interrogazioni, a dimostrazione di come su questa partita abbia la coda di paglia.

Ma, per il consigliere dipietrista, la Regione è inadempiente anche in ambito sociale, come nel caso dell'ordinanza del Comune di Azzano Decimo (PN) con cui si negava il godimento delle prestazioni del sistema sociale integrato ai cittadini in possesso dei requisiti minimi economici richiesti dalla normativa comunitaria come condizione per il soggiorno.

Il presidente Tondo - conclude Corazza - non aveva messo in mora il Comune intimandolo a procedere al ritiro dell'ordinanza, ma si era limitato a una semplice lettera di invito, puntualmente lasciata cadere nel vuoto dall'allora sindaco della Lega Nord, Enzo Bortolotti. In questo caso, ancora una volta questa Giunta regionale ha piegato la testa e ceduto il passo alle esigenze elettoralistiche della Lega, calpestando l'ordinamento comunitario e i diritti civili delle persone. RC