Idv: Corazza, no a relazione su legge regionale comunitaria
(ACON) Trieste, 28 ott - COM/RC - Il Friuli Venezia Giulia sta
diventando incapace di rappresentare i propri interessi in
Europa, preferisce eludere o difendersi dal diritto comunitario
invece che attuarlo, a partire dai grandi temi ambientali e della
salute dei cittadini.
E' questo il commento lapidario di Alessandro Corazza,
consigliere regionale di Italia dei valori, per il quale la
relazione sullo stato di conformità dell'ordinamento regionale al
diritto comunitario presentata in Aula rappresenta una scelta
allarmante rispetto alla consueta apposita legge che veniva
presentata.
Corazza, da relatore di minoranza ha stigmatizzato la volontà
politica del centro-destra di non recepire compiutamente le
direttive europee, facendo vedere come chi governa il Friuli
Venezia Giulia non solo non sia interessato alla dimensione
europea, ma ne sembri addirittura infastidito.
Le materie che, però, andavano recepite con legge c'erano eccome
- ricorda Corazza: non ci si è ancora adeguati correttamente alle
misure minime di conservazione degli habitat e degli uccelli
selvatici previste da due specifiche direttive comunitarie, così
come per la perimetrazione dei siti SIC, ancora insufficiente.
Questo atteggiamento - così ancora il capogruppo di Idv -
dimostra ancora una volta l'incapacità della Regione di influire
nella fase ascendente del diritto comunitario, dove dovrebbero
essere rappresentati i nostri interessi, preferendo invece
difendersi dalle normative europee disapplicandole, esponendoci
così a ingenti sanzioni. Un atteggiamento miope che ci allontana
sempre di più dall'Europa relegandoci a un ruolo marginale.
Inoltre, per Corazza la Regione continua a temporeggiare o a non
prendere nella dovuta considerazione casi che hanno gravi
ricadute sulla salute umana, sull'ambiente e sulla qualità
dell'aria, come il rigassificatore di Zaule (TS) e il relativo
gasdotto, dove ci sono elementi poco chiari sulla modalità
d'espletamento della procedura di VIA e sul progetto che presenta
numerose lacune e criticità anche sulla sicurezza, o come la
Ferriera di Servola (TS) dove è ora di fare chiarezza sul mancato
rispetto delle direttive sulla prevenzione e riduzione
dell'inquinamento atmosferico e sui conseguenti sforamenti dei
valori limite delle emissioni. A questo proposito la Giunta non
ha ancora risposto alle sue puntuali interrogazioni, a
dimostrazione di come su questa partita abbia la coda di paglia.
Ma, per il consigliere dipietrista, la Regione è inadempiente
anche in ambito sociale, come nel caso dell'ordinanza del Comune
di Azzano Decimo (PN) con cui si negava il godimento delle
prestazioni del sistema sociale integrato ai cittadini in
possesso dei requisiti minimi economici richiesti dalla normativa
comunitaria come condizione per il soggiorno.
Il presidente Tondo - conclude Corazza - non aveva messo in mora
il Comune intimandolo a procedere al ritiro dell'ordinanza, ma si
era limitato a una semplice lettera di invito, puntualmente
lasciata cadere nel vuoto dall'allora sindaco della Lega Nord,
Enzo Bortolotti. In questo caso, ancora una volta questa Giunta
regionale ha piegato la testa e ceduto il passo alle esigenze
elettoralistiche della Lega, calpestando l'ordinamento
comunitario e i diritti civili delle persone.
RC