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Idv: sistema digitale, si vedranno anche le tv locali

28.10.2010
17:44
(ACON) Trieste, 28 ott - COM/MPB - Soddisfatto il consigliere regionale Enio Agnola (Idv) per il voto positivo dell'Aula sull'ordine del giorno proposto da Italia dei valori e sottoscritto anche da altri consiglieri, in base al quale le emittenti locali potranno utilizzare gli impianti di proprietà delle Comunità montane che a spese della Regione saranno adeguati alla trasmissione televisiva in digitale.

L'atto - passato con 24 voti favorevoli, mentre sono stati 22 i contrari - era abbinato al testo di legge che autorizza la Regione a erogare un contributo alla RAI per consentire la realizzazione di interventi atti a garantire la copertura del segnale del servizio pubblico in determinate aree del territorio regionale - in special modo i territori delle Comunità montane - che con il passaggio al digitale terrestre rimarrebbero prive del segnale. "Riteniamo - aveva detto Agnola illustrando il proprio ordine del giorno - che vista l'importante cifra erogata della Regione per l'adeguamento degli impianti, essi debbano poter essere messi a disposizione anche dalle emittenti locali, affinché le popolazioni interessate possano usufruire dell'importante offerta televisiva locale presente nella nostra Regione. "Consideriamo fondamentale l'importanza della RAI nel servizio di pubblica informazione, a cui tutti i cittadini hanno diritto di poter accedere - ha continuato il consigliere di Idv - ma riconosciamo anche il ruolo svolto anche dalle tante emittenti locali che lavorano nel campo dell'informazione locale fornendo notizie di cronaca e di approfondimento riguardanti il territorio regionale, mettendone in luce le specialità e valorizzandone le tradizioni e le lingue. "Nel proporre il nostro ordine del giorno - ha infine spiegato Agnola - abbiamo ritenuto che le emittenti televisive locali non costituiscano una forma di concorrenza sensibile alle trasmissioni del servizio pubblico e che quindi non vi fossero i motivi di interesse pubblico per escluderle dalla possibilità di trasmettere parallelamente il proprio segnale.

"Quantomeno curioso è stato però l'atteggiamento della maggioranza, che ha presentato un ordine del giorno identico a quello dell'Italia dei valori, cambiando semplicemente la dicitura emittenti locali con emittenti private, probabilmente per inserire Mediaset e Telepadania tra le emittenti che potranno usufruire dell'adeguamento". Il Gruppo dell'Italia dei Valori si è dimostrato critico nei confronti del metodo frettoloso in cui è stata portata avanti questa legge, presentata martedì, discussa in Commissione e portata in Aula due giorni dopo.

"La data dello switch off era nota da tempo e lo stesso Corecom aveva informato già da un anno le Comunità montane di questa evenienza. Ci sono quindi delle responsabilità politiche ben definite - ha detto Alessandro Corazza, capogruppo dei dipietristi - se questa legge è stata portata in Aula in maniera frettolosa e maldestra; responsabilità dovute in parte anche al commissariamento delle Comunità montane, ma probabilmente anche alla volontà di poter affidare ciecamente, con legge, direttamente alla Rai l'appalto per l'adeguamento degli impianti, senza effettuare invece una gara pubblica come prescriverebbe la legge".

Infine, Corazza esprime amarezza per la bocciatura dell'ordine del giorno proposto da lui e sottoscritto anche dagli altri gruppi di opposizione, che chiedeva che le antenne oggetto dell'intervento finanziato dalla regione potessero essere utilizzate gratuitamente per l'installazione di infrastrutture che permettessero di portare la banda larga anche nelle zone meno popolate.

"Oggi, dopo che già nel 2008 la Regione affossò il progetto di Internet wireless a Pordenone, questa maggioranza di centrodestra dimostra ancora una volta la sua incapacità a dare risposte alle esigenze dei nostri tempi relegando le zone più remote della nostra Regione a un ruolo sempre più marginale".