Idv: sistema digitale, si vedranno anche le tv locali
(ACON) Trieste, 28 ott - COM/MPB - Soddisfatto il consigliere
regionale Enio Agnola (Idv) per il voto positivo dell'Aula
sull'ordine del giorno proposto da Italia dei valori e
sottoscritto anche da altri consiglieri, in base al quale le
emittenti locali potranno utilizzare gli impianti di proprietà
delle Comunità montane che a spese della Regione saranno adeguati
alla trasmissione televisiva in digitale.
L'atto - passato con 24 voti favorevoli, mentre sono stati 22 i
contrari - era abbinato al testo di legge che autorizza la
Regione a erogare un contributo alla RAI per consentire la
realizzazione di interventi atti a garantire la copertura del
segnale del servizio pubblico in determinate aree del territorio
regionale - in special modo i territori delle Comunità montane -
che con il passaggio al digitale terrestre rimarrebbero prive del
segnale.
"Riteniamo - aveva detto Agnola illustrando il proprio ordine del
giorno - che vista l'importante cifra erogata della Regione per
l'adeguamento degli impianti, essi debbano poter essere messi a
disposizione anche dalle emittenti locali, affinché le
popolazioni interessate possano usufruire dell'importante offerta
televisiva locale presente nella nostra Regione.
"Consideriamo fondamentale l'importanza della RAI nel servizio di
pubblica informazione, a cui tutti i cittadini hanno diritto di
poter accedere - ha continuato il consigliere di Idv - ma
riconosciamo anche il ruolo svolto anche dalle tante emittenti
locali che lavorano nel campo dell'informazione locale fornendo
notizie di cronaca e di approfondimento riguardanti il territorio
regionale, mettendone in luce le specialità e valorizzandone le
tradizioni e le lingue.
"Nel proporre il nostro ordine del giorno - ha infine spiegato
Agnola - abbiamo ritenuto che le emittenti televisive locali non
costituiscano una forma di concorrenza sensibile alle
trasmissioni del servizio pubblico e che quindi non vi fossero i
motivi di interesse pubblico per escluderle dalla possibilità di
trasmettere parallelamente il proprio segnale.
"Quantomeno curioso è stato però l'atteggiamento della
maggioranza, che ha presentato un ordine del giorno identico a
quello dell'Italia dei valori, cambiando semplicemente la
dicitura emittenti locali con emittenti private, probabilmente
per inserire Mediaset e Telepadania tra le emittenti che potranno
usufruire dell'adeguamento".
Il Gruppo dell'Italia dei Valori si è dimostrato critico nei
confronti del metodo frettoloso in cui è stata portata avanti
questa legge, presentata martedì, discussa in Commissione e
portata in Aula due giorni dopo.
"La data dello switch off era nota da tempo e lo stesso Corecom
aveva informato già da un anno le Comunità montane di questa
evenienza. Ci sono quindi delle responsabilità politiche ben
definite - ha detto Alessandro Corazza, capogruppo dei
dipietristi - se questa legge è stata portata in Aula in maniera
frettolosa e maldestra; responsabilità dovute in parte anche al
commissariamento delle Comunità montane, ma probabilmente anche
alla volontà di poter affidare ciecamente, con legge,
direttamente alla Rai l'appalto per l'adeguamento degli impianti,
senza effettuare invece una gara pubblica come prescriverebbe la
legge".
Infine, Corazza esprime amarezza per la bocciatura dell'ordine
del giorno proposto da lui e sottoscritto anche dagli altri
gruppi di opposizione, che chiedeva che le antenne oggetto
dell'intervento finanziato dalla regione potessero essere
utilizzate gratuitamente per l'installazione di infrastrutture
che permettessero di portare la banda larga anche nelle zone meno
popolate.
"Oggi, dopo che già nel 2008 la Regione affossò il progetto di
Internet wireless a Pordenone, questa maggioranza di centrodestra
dimostra ancora una volta la sua incapacità a dare risposte alle
esigenze dei nostri tempi relegando le zone più remote della
nostra Regione a un ruolo sempre più marginale".