News


PD: Menis, per riforma urbanistica serve esperienza

29.10.2010
15:20
(ACON) Trieste, 29 ott - COM/AB - La complessità della pianificazione territoriale e urbanistica è cosa nota agli amministratori pubblici di qualsiasi livello, eppure a occuparsene in Regione potrà essere anche un giurista alle prime armi.

Lo denuncia con un'interrogazione alla Giunta il consigliere regionale del PD Paolo Menis, che confessa il suo stupore nell'aver letto il testo dell'avviso pubblico apparso nel BUR lo scorso 6 ottobre. Oggetto dell'incarico, la redazione di uno schema di disegno di legge sulla pianificazione territoriale regionale inerente alla riforma dell'urbanistica regionale, tempo previsto per l'esecuzione 3 mesi, requisiti: una laurea in giurisprudenza ed esperienza complessiva almeno semestrale presso pubbliche amministrazioni in ambito giuridico. Praticamente potrà occuparsene anche un neolaureato - sottolinea Menis. Con tutto il rispetto per chi sta ancora imparando, trovo assolutamente inaccettabile che un incarico di questa complessità, in una delle materie più delicate dell'amministrazione e in grado avere molteplici ripercussioni in diversi settori dell'azione pubblica, possa essere affidato in base a requisiti di professionalità così inadeguati e privi della necessaria esperienza che costituisce, in questo caso, garanzia dell'efficacia dell'azione amministrativa. Anche il trattamento economico appare non in linea con l'attività richiesta, prosegue il consigliere democratico, parliamo di 4.800 euro lordi per un'attività che dovrebbe articolarsi fino a un massimo di tre mesi di lavoro e che riguarda argomenti di complessità tale da essere normalmente gestiti da interi uffici in ragione degli aspetti paesaggistici, ambientali e urbanistici che un simile atto presuppone. Già il fatto che si sia ritenuto opportuno esternalizzare mediante il conferimento di un incarico di lavoro autonomo, visto e considerato che esiste una direzione centrale Pianificazione territoriale Autonomie locali e Sicurezza, denota una scarsa propensione a valorizzare le risorse umane interne all'amministrazione. Mi sembra assurdo pensare che all'interno dell'apparato regionale non ci siano tali competenze e per questo - spiega Menis - ho chiesto chiarimenti direttamente all'assessore competente per conoscere i motivi di questa scelta. E se l'elaborato prodotto dovesse rivelarsi di qualità tale da non essere nemmeno utilizzabile o, peggio ancora, dalla sua attuazione derivassero conseguenze negative per la Regione? Oltre ad aver speso soldi per un incarico inutile - conclude Menis - dovremmo anche farci carico delle sue conseguenze, a spese di tutti i cittadini.