PD: Menis, per riforma urbanistica serve esperienza
(ACON) Trieste, 29 ott - COM/AB - La complessità della
pianificazione territoriale e urbanistica è cosa nota agli
amministratori pubblici di qualsiasi livello, eppure a
occuparsene in Regione potrà essere anche un giurista alle prime
armi.
Lo denuncia con un'interrogazione alla Giunta il consigliere
regionale del PD Paolo Menis, che confessa il suo stupore
nell'aver letto il testo dell'avviso pubblico apparso nel BUR lo
scorso 6 ottobre. Oggetto dell'incarico, la redazione di uno
schema di disegno di legge sulla pianificazione territoriale
regionale inerente alla riforma dell'urbanistica regionale, tempo
previsto per l'esecuzione 3 mesi, requisiti: una laurea in
giurisprudenza ed esperienza complessiva almeno semestrale presso
pubbliche amministrazioni in ambito giuridico.
Praticamente potrà occuparsene anche un neolaureato - sottolinea
Menis. Con tutto il rispetto per chi sta ancora imparando, trovo
assolutamente inaccettabile che un incarico di questa
complessità, in una delle materie più delicate
dell'amministrazione e in grado avere molteplici ripercussioni in
diversi settori dell'azione pubblica, possa essere affidato in
base a requisiti di professionalità così inadeguati e privi della
necessaria esperienza che costituisce, in questo caso, garanzia
dell'efficacia dell'azione amministrativa.
Anche il trattamento economico appare non in linea con l'attività
richiesta, prosegue il consigliere democratico, parliamo di 4.800
euro lordi per un'attività che dovrebbe articolarsi fino a un
massimo di tre mesi di lavoro e che riguarda argomenti di
complessità tale da essere normalmente gestiti da interi uffici
in ragione degli aspetti paesaggistici, ambientali e urbanistici
che un simile atto presuppone.
Già il fatto che si sia ritenuto opportuno esternalizzare
mediante il conferimento di un incarico di lavoro autonomo, visto
e considerato che esiste una direzione centrale Pianificazione
territoriale Autonomie locali e Sicurezza, denota una scarsa
propensione a valorizzare le risorse umane interne
all'amministrazione. Mi sembra assurdo pensare che all'interno
dell'apparato regionale non ci siano tali competenze e per questo
- spiega Menis - ho chiesto chiarimenti direttamente
all'assessore competente per conoscere i motivi di questa scelta.
E se l'elaborato prodotto dovesse rivelarsi di qualità tale da
non essere nemmeno utilizzabile o, peggio ancora, dalla sua
attuazione derivassero conseguenze negative per la Regione? Oltre
ad aver speso soldi per un incarico inutile - conclude Menis -
dovremmo anche farci carico delle sue conseguenze, a spese di
tutti i cittadini.