News


Convegno su sfide energetiche in sanità: intervento Colautti

29.10.2010
15:57
(ACON) Udine, 29 ott - EP/MPB - Fare sistema per risolvere il problema del risparmio energetico salvaguardando l'equilibrio ambientale anche a garanzia della salute dei cittadini. Mettere, cioè, insieme tutti i protagonisti - istituzioni, comunità scientifica, imprenditoria, fondendo cultura amministrativa e politica e conoscenza tecnico-scientifica.

E' la formula emersa dall'intervento del presidente della IV Commissione consiliare Energia, Ambiente, Territorio, Alessandro Colautti al convegno "Le sfide energetiche della sanità in Friuli Venezia Giulia" organizzato dall'ateneo udinese per presentare il progetto di realizzazione e gestione della centrale tecnologica per l'ospedale di Udine e della rete di teleriscaldamento per parte della città. Un progetto che ne è paradigma e che - per Colautti - è anticipatore di quanto verrà enunciato nel nuovo piano energetico regionale che la Giunta sta licenziando e che approderà in Commissione consiliare all'inizio dell'anno prossimo: l'aspetto fondamentale che il piano affronterà è proprio quello della ricerca dell'efficienza energetica.

Il progetto illustrato si pone l'obiettivo della riduzione dell'11% dei consumi di energia e del 32% di emissioni di CO2; se analoga operazione si ripetesse negli altri grandi ospedali della regione potrebbe - ha sottolineato il consigliere - il risparmio energetico annuale sarebbe di 20 mila tep (tonnellate equivalenti petrolio) e una riduzione di 50 mila tonnellate di CO2. Colautti ha affrontato il tema sotto l'aspetto sociale, economico e ambientale perché "la politica responsabile deve garantire sviluppo bilanciando gli interessi dell'ecosistema".

Così, dopo avere delineato la gravità del problema ambientale, si è soffermato sugli aspetti procedurali, politici e gestionali degli interventi di sistema da attuare in futuro. I progetti devono essere tecnicamente, economicamente e finanziariamente affidabili e una cabina di regia unica deve coinvolgere tutti gli enti interessati e le forze imprenditoriali del territorio e proporre punti strategici irrinunciabili per fissare elementi progettuali significativi.

Gli interventi di sistema garantiscono maggiore convenienza economica e ambientale, ha aggiunto Colautti anticipando alcuni contenuti del futuro piano energetico regionale, un testo unico che tratterà tutte le fonti energetiche, riunirà in una Agenzia le diverse competenze e punterà alla semplificazione delle procedure, dando responsabilità e ruolo agli enti locali.

Il dato del 70% di dispersione che attualmente grava sulle abitazioni domestiche della regione deve essere in qualche modo ridotto. Quella presentata a Udine è una buona pratica che deve essere promossa in modo da diventare punto di riferimento in ogni futura realizzazione di edifici pubblici - ha affermato Colautti - aggiungendo che l'Ares, l'Agenzia costituita da qualche mese e attiva per censire la capacità energetica delle abitazioni del Friuli Venezia Giulia, oltre a fornire un catasto immobiliare-energetico (la nostra regione è tra le prime in Italia ad avvalersene) e ad applicare il Protocollo di valutazione energetica ambientale (VEA) potrà dare anche indicazioni utili per orientare la politica regionale a indirizzare risorse e strumenti per abbattere la dispersione.

Stigmatizzando il ricorso al massimo ribasso negli appalti, Colautti in merito agli incentivi ha dichiarato che "si tratta di un tema che dovrà inderogabilmente essere affrontato nella finanziaria di quest'anno.

Credo - ha concluso il presidente della IV Commissione - che la migliore filosofia sia quella di mirare gli incentivi (per esempio con mutui a tasso zero) nel settore delle ristrutturazioni e dei ripristini del patrimonio immobiliare già esistente, visto l'alto tasso di antropizzazione che caratterizza già il nostro territorio.