PD: per ridurre consiglieri provinciali serve una legge
(ACON) Trieste, 4 nov - COM/AB - I consiglieri del Partito
Democratico Alessandro Tesini, Franco Iacop, Franco Brussa e
Mauro Travanut, tutti componenti la V Commissione consiliare,
hanno affrontato, assieme al capogruppo Gianfranco Moretton, il
tema del recepimento del decreto Calderoli sulla riduzione del
numero dei consiglieri provinciali.
I consiglieri democratici hanno confermato la necessità che la
questione sia risolta con un intervento legislativo e non con il
semplice recepimento del decreto ministeriale, ciò in ragione di
una necessità giuridica e politica e con riferimento
all'esercizio della potestà di autonomia e specialità della
nostra Regione che richiede di essere esercitata e valorizzata.
E' stato altresì evidenziato che il gruppo del Partito
Democratico ha da qualche tempo presentato uno specifico progetto
di legge che ridefinisce il numero di consiglieri e assessori
nelle Province e nei Comuni del Friuli Venezia Giulia, ponendosi
l'obiettivo di razionalizzare e rendere più democratica e
efficace l'azione di governo degli enti locali.
Il gruppo di lavoro del PD ha inoltre rilevato che la questione
posta dal decreto Calderoli non deve in alcun modo essere
utilizzata quale pretesto per toccare altri aspetti delle norme
elettorali, come l'abolizione del ballottaggio per i Comuni
superiori ai quindicimila abitanti e le Province, perché non ha
niente a che vedere con una riforma del sistema delle autonomie
locali, ma interessa solo ad alcuni esponenti del centrodestra
per i loro meri calcoli di convenienza.
Ancora una volta la Giunta Tondo e la sua maggioranza non si
preoccupano del buon funzionamento delle nostre autonomie locali,
ma si preoccupano solo di occupare spazi di potere. E mentre il
centrodestra si preoccupa elusivamente dei propri interessi, le
riforme e le azioni concrete per il bene delle nostre comunità
attendono invano da ormai troppo tempo.